Primo Spaggiari è un piccolo industriale caseario parmense. E' di origine contadina e non è andato oltre le elementari. Si è fatto col suo lavoro. Sua moglie Barbara, invece, è una donna raffinata di origine francese. Un giorno loro figlio Giovanni viene rapito e Primo deve raggranellare un miliardo per il riscatto. Intanto il caseificio è colpito da una grave crisi economica. Nella vicenda intervengono una giovane operaia, Laura, fidanzata di Giovanni, e un prete operaio, Adelfo, che sanno molto sul rapimento. Da loro l'industriale viene a sapere che suo figlio è morto. Primo però continua a raccogliere i soldi, aiutato in questo dalla moglie Barbara, per salvare la sua seconda creatura: il caseificio, sull'orlo del fallimento. Seguendo le indicazioni di una lettera falsa, scritta dalla fidanzata di Giovanni, Primo Spaggiari e la moglie depositano il miliardo nel luogo indicato. La ricomparsa improvvisa di Giovanni fa sì che il miliardo finisca investito nel caseificio, trasformato in cooperativa, sotto il controllo degli operai.
SCHEDA FILM
Regia: Bernardo Bertolucci
Attori: Ugo Tognazzi - Primo Spaggiari, Anouk Aimée - Barbara, moglie di Primo, Vittorio Caprioli - Maresciallo Angrisani, Renato Salvatori - Colonnello Macchi, Laura Morante - Laura, Victor Cavallo - Adolfo, Olimpia Carlisi - La numerologa Romola, Ricky Tognazzi - Giovanni Spaggiari, Margherita Chiari, Franco Trevisi
Soggetto: Bernardo Bertolucci
Sceneggiatura: Bernardo Bertolucci
Fotografia: Carlo Di Palma
Musiche: Ennio Morricone
Montaggio: Gabriella Cristiani
Scenografia: Gianni Silvestri
Arredamento: Gianni Silvestri
Costumi: Lina Nerli Taviani
Altri titoli:
Tragedy of a Ridiculous Man
The Tragedy of a Ridiculous Man
La tragédie d'un homme ridicule
Durata: 115
Colore: C
Genere: DRAMMATICO
Specifiche tecniche: PANORAMICO COLORE
Produzione: GIOVANNI BERTOLUCCI PER FICTION CINEMATOGRAFICA
Distribuzione: P.I.C. (RICCI E MARINELLI) - WARNER HOME VIDEO
NOTE
- PREMIO COME MIGLIOR ATTORE A UGO TOGNAZZI AL XXXVII FESTIVAL DI CANNES (1981).
- LA VERSIONE PROIETTATA A CANNES ERA PIU' LUNGA DI QUALCHE SEQUENZA (120') E SENZA LA VOCE NARRANTE FUORI CAMPO. IN ESSA ERA EVIDENTE IL FINALE CHE INVECE NELLA VERSIONE PIU' CORTA E' SOLO ACCENNATO.
- ASSISTENTE ALLA REGIA: FIORELLA INFASCELLI.
CRITICA
"Metafora del non rapporto fra genitori e figli, il film si lascia decifrare solo fino a un certo punto nonostante che Bertolucci dopo Cannes abbia aggiunto una voce 'off' del protagonista ora cronistica, ora autoironica o addirittura poetica." (Tullio Kezich - Il nuovissimo Millefilm)
"Bertolucci si rivela invece sempre abilissimo e felice narratore, con straordinari movimenti di macchina, quando evoca la sua terra, certi angoli della Bassa, gli ambienti agricoli e industriali del Parmense: a ciò gli dà valido contributo la suggestiva fotografia di Carlo Di Palma,." (Valerio Spiga, "Il Resto del Carlino, 3 ottobre 1981)