Quando il padre di Po, di cui si erano perse da tempo le tracce, ricompare improvvisamente, i due decidono di partire alla volta di un paradiso perduto dei panda, dove incontreranno un gruppo di nuovi personaggi divertentissimi. Ma quando il temibile Kai, dai poteri soprannaturali, inizia ad imperversare per la Cina, sconfiggendo tutti i maestri di kung fu, Po dovrà tentare l'impossibile: imparare come trasformare un intero villaggio di suoi fratelli goffi e goliardici in un'inarrestabile banda di Kung Fu Panda.
SCHEDA FILM
Regia: Jennifer Yuh Nelson, Alessandro Carloni
Sceneggiatura: Jonathan Aibel, Glenn Berger
Musiche: Hans Zimmer
Montaggio: Clare Knight
Scenografia: Raymond Zibach
Durata: 95
Colore: C
Genere: ANIMAZIONE
Produzione: DREAMWORKS ANIMATION, ORIENTAL DREAMWORKS
Distribuzione: TWENTIETH CENTURY FOX ITALY
Data uscita: 2016-03-17
TRAILER
NOTE
- PRODUTTORE ESECUTIVO: GUILLERMO DEL TORO.
- VOCI DELLA VERSIONE ORIGNALE: JACK BLACK (PO), BRYAN CRANSTON (LI CHAN, PADRE DI PO), DUSTIN HOFFMAN (SHIFU), ANGELINA JOLIE (TIGRE), J.K. SIMMONS (KAI), JACKIE CHAN (SCIMMIA), SETH ROGEN (MANTIDE), LUCY LIU (VIPERA), DAVID CROSS (GRU), KATE HUDSON (MEI MEI), JAMES HONG (MR. PING), RANDALL DUK KIM (OOGWAY).
- NELLA VERSIONE ITALIANA LA VOCE DI PO E' QUELLA DI FABIO VOLO.
CRITICA
"E' il primo film d'animazione statunitense diretto da un italiano. (...) Dal punto di vista emozionale è molto simile ai precedenti: stessi meccanismi, stessi percorsi e stessa capacità di stemperare ansie e problemi con il sorriso. Il protagonista pacioccone continua miracolosamente a raggiungere risultati sorprendenti senza mettere in discussione la sua semplice ingenuità. Come a dire: insegui il tuo sogno, ma non sforzarti neppure troppo per riuscirci. La vera novità sta nella qualità delle immagini e nella straordinaria scelta dei colori." (Ruca Raffaelli, 'La Repubblica', 17 marzo 2016)
"Sappiamo che non possiamo aspettarci troppa profondità da questa saga cartoon della Dreamworks ma l'azione è vibrante, il cattivo fantastico (l'imponente Kai ricorda non poco Bogo, il bufalo capitano di polizia nel capolavoro 'Zootropolis') e il tema di fondo meno superficiale di quello che si può pensare: ci si deve sacrificare per gli altri. In tempi così egoisti, è pura rivoluzione. Soprattutto se sei uno spettatore bambino. Motivo di orgoglio nazionale vedere il nostro Alessandro Carloni in coregia." (Francesco Alò, 'Il Messaggero', 17 marzo 2016)
"Film senza picchi che sarà ricordato, unicamente, per aver sdoganato, nei cartoni, la famiglia con due papà." (Maurizio Acerbi, 'Il Giornale', 17 marzo 2016)
"Tra tecniche miste di animazioni, esplosioni, scivolate, ruzzoloni in 3D (l'interminabile visita al museo) e monotoni urletti (ah, uh, ehi) di riempimento, si sente l'ansia di spingere l'azione per coprire sceneggiatura esile e personaggi stanchi, pur nel principio edificante dell'autodeterminazione della persona. (...) Per infanti." (Silvio Danese, 'Nazione-Carlino-Giorno', 18 marzo 2016)