Stefano Gardelli, un onesto impiegato, diviene - suo malgrado e senza rendersene conto - l'amico ed il protettore di una ragazza di facili costumi. Perseguitato dai veri sfruttatori della donna, Gardelli è sottoposto anche alla sorveglianza della polizia, messa in allarme persino dalla partecipazione dello sfortunato giovane ad una riunione sindacale, a cui prendono parte alcune ragazze della ditta presso cui lavora. Anche il presidente della società, da cui Gardelli dipende, cade nell'equivoco e licenzia il giovanotto, che tuttavia è riassunto in servizio, quando finalmente la situazione viene chiarita. Nel frattempo, Gardelli è preso di mira da una vedova, che desidera averlo al fianco anche nella conduzione di una grossa azienda, di cui è proprietaria. Ma Gardelli non sopporta una condizione di evidente inferiorità e dipendenza e fugge lontano, definitivamente solo.
SCHEDA FILM
Regia: Ugo Tognazzi
Attori: Ugo Tognazzi - Stefano Garbelli, Mario Carotenuto - Presidente Losi, Ilaria Occhini - Daniela, Marisa Merlini - Amalia, Margarete Robsahm - Carla, Franco Ciuchin, Vera Gambaccioni, Franco Ressel, Massimo Righi, Arrigo Peri, Consalvo Dell'Arti, Leopoldo Valentini, Aldo Berti, Pinuccia Nava, Franco Giacobini, Gianni Musy Glori, Armando Bandini, Renato Mambor, Gabriella De Vito, Franco Morici, Renato Ravazzini, Miriam Pisani, Olimpia Cavalli, Mario Castellani, Nino Nini
Soggetto: Giulio Scarnicci, Renzo Tarabusi
Sceneggiatura: Giulio Scarnicci, Renzo Tarabusi, Luciano Salce, Castellano, Pipolo , Ugo Tognazzi
Fotografia: Marco Scarpelli
Musiche: Armando Trovajoli
Montaggio: Franco Fraticelli
Scenografia: Giancarlo Bartolini Salimbeni
Costumi: Giuliano Papi
Altri titoli:
La Souteneur
Durata: 96
Colore: B/N
Genere: COMICO COMMEDIA
Produzione: ALDO CALAMARA' E ACHILLE FILO DELLA TORRE PER MEC CINEMATOGRAFICA, CINERAD
Distribuzione: MEC - REGIONALE - FONIT CETRA VIDEO
NOTE
- TRA GLI INTERPRETI HA PARTECIPATO RAIMONDO VIANELLO (NON ACCREDITATO) NELLA PARTE DI UN UOMO IN AUTOMOBILE.
CRITICA
"Tognazzi ha tentato di rifare il colpo del 'Federale' e con troppa presunzione ha voluto cimentarsi nella regia. I risultati sono deprimenti". (Anonimo, "Nuovo Spettatore Cinematografico" 30/31, aprile 1962)