Di ritorno dalla campagna di Russia, dove ha sofferto la prigionia, Bruno arriva nel paesello natìo. Sa che suo fratello, rimasto al paese, è stato fucilato dai tedeschi, ed è tornato col fermo proposito di vendicarlo, uccidendo chi lo ha denunciato. Quando cerca di sapere chi è la spia, però, si rende conto che i suoi compaesani - stanchi di sangue e tragedie - sono tutti decisi a tacere. Una sera un vecchio carpentiere suo amico lo invita a casa sua e, dopo aver cercato per l'ennesima volta di farlo desistere, gli confessa di essere stato lui. A Bruno non resta che ucciderlo, ma forse la colpa è stata scontata da un innocente.
SCHEDA FILM
Regia: Curzio Malaparte
Attori: Raf Vallone - Bruno, Elena Varzi - Nella, Gino Cervi - L'eremita, Alain Cuny - Antonio, Rina Morelli - Madre di Bruno, Anna Maria Ferrero - Maria, Philippe Lemaire - Pinin, Gualtiero Tumiati - Padre di Bruno, Ernestina Rosmino - La vecchia, Luigi Tosi - Andrea, Lianella Carell, Giulia Sabbatini
Soggetto: Curzio Malaparte - romanzo
Sceneggiatura: Curzio Malaparte
Fotografia: Gábor Pogány, Guglielmo Garroni - operatore
Musiche: Curzio Malaparte - arrangiamenti
Montaggio: Giancarlo Cappelli - non accreditato
Scenografia: Leonida Maroulis
Costumi: Orfeo Tamburi
Aiuto regia: Paolo Heusch, Antonello Falqui
Altri titoli:
Cristo proibito
Durata: 95
Colore: B/N
Genere: DRAMMATICO SOCIALE
Tratto da: romanzo omonimo di Curzio Malaparte
Produzione: EUGENIO FONTANA PER EXCELSA FILM
Distribuzione: MINERVA FILM
NOTE
- DIREZIONE ARTISTICA: UMBERTO SCARPELLI.
CRITICA
"(...) ci sembra che il film dia, con chiarezza estrema, una conferma della confusione, della grettezza morale e dell'insulsaggine del Malaparte. A quanto scriveva Gramsci di lui: 'il carattere fondamentale del Suckert (Malaparte) è uno sfrenato arrivismo, una sviscerata vanità e uno snobismo camaleontesco; per avere successo il Suckert era capace di ogni scellerataggine...' Non abbiamo davvero altro da aggiungere". (Edoardo Bruno, 'Filmcritica', aprile 1951)