TRAMA BREVE
Joe Moore è un ladro che ha una splendida moglie, crediti abbondanti e un lavoro che ama. I suoi guai iniziano quando viene ripreso da una telecamera di sicurezza. Il suo ricettatore, Bergman, si rifiuta di pagargli quanto gli deve e sua moglie forse lo tradisce con la guardia del corpo di Bergman. Per quest'ultimo Moore è costretto a impegnarsi con la sua banda per un Ultimo Grande Colpo. A chi credere? Chi tradire? Si lotta per l'oro o per l'amore? Per amore dell'oro.
TRAMA LUNGA
Nessuno sa fare un colpo come il professionista della rapina Joe Moore, maestro nell'arte del furto. Joe ha una moglie, Fran, giovane, bella e astuta; e inoltre nella sua banda ci sono Pinky Pincus e Bobby Blane. I guai cominciano alla fine di una rapina ad una gioielleria, quando una commessa manda accidentalmente a monte tutte le procedure. Per spingerla da parte, Joe si toglie la maschera e consegna il proprio volto alle telecamere della sorveglianza. Bergman, il ricettatore che ha finanziato la rapina, rifiuta di dargli il denaro pattuito, cosicché Joe si vede costretto ad aderire alla ulteriore richiesta di Bergman: effettuare un ultimo colpo tutti insieme, rubare alcune casse di lingotti d'oro svizzero. Sapendo che il suo viso è ormai di dominio pubblico, Joe accetta a malincuore e Bergman, per sicurezza, gli affianca il proprio confidente Jimmy Silk. Silk però è immaturo, ha il grilletto facile e sembra un po' troppo interessato alla salute della moglie di Joe. Al punto che Joe stesso chiede a Fran di tenere sotto controllo Silk, concedendogli qualche attenzione. Così Joe e i suoi mettono insieme un piano perfetto per arrivare all'aeroporto, salire sull'aereo svizzero in partenza, portare via i lingotti d'oro e uscire dal posto su un camion. Sotto un galleria, il camion subisce un incidente, e Fran scappa sul furgone che lo ha provocato. Sul camion non c'è più l'oro. Joe fonde il prezioso metallo nelle pareti della propria barca. Sul molo Bergman reclama il bottino, poi si scatena una sparatoria che si conclude con Bergman a terra ferito. Joe lo finisce con il fucile. Arrivano Fran e Silk e sotto minaccia prendono da Joe l'oro. Ma quello vero è ancora nei tubi della barca. Joe, rimasto solo, si allontana sul furgone, e sorride soddisfatto per aver beffato tutti.
SCHEDA FILM
Regia: David Mamet
Attori: Gene Hackman - Joe Moore, Rebecca Pidgeon - Moglie Di Joe, Danny DeVito - Bergman, Delroy Lindo - Bobby Blane, Ricky Jay - Pinky Pincus, Sam Rockwell - Jimmy, Christian Maguire, Christopher Kaldor - Laszlo, Patti LuPone - Betty Croft, Andreas Apergis - Trooper, Tony Calabretta - Barista, Henri Pardo
Soggetto: David Mamet
Sceneggiatura: David Mamet
Fotografia: Robert Elswit
Musiche: Theodore Shapiro
Montaggio: Barbara Tulliver
Scenografia: David Wasco
Costumi: Renée April
Effetti: Christian Longpre, Andre' Fortin, Louis Craig
Durata: 106
Colore: C
Genere: AZIONE
Specifiche tecniche: 35 MM (1:1,85) DOLBY SR
Produzione: WARNER BROS, FRANCHISE PICTURES, INDELIBLE PICTURES, MORGAN CREEK PRODUCTIONS, STOLEN FILM PRODUCTIONS
Distribuzione: WARNER BROS ITALIA; DVD WARNER HOME VIDEO ( 2002).
Data uscita: 2002-02-08
NOTE
- PRESENTATO FUORI CONCORSO ALLA 58^ MOSTRA INTERNAZIONALE DEL CINEMA DI VENEZIA (2001).
- VISUAL EFFECTS: KEIKO KOYAMA E JANET QUEN.
CRITICA
"Mamet conosce bene le regole del classico film nero: l'avidità è il motore di tutte le azioni umane, i criminali invecchiati sono migliori di quelli giovani, che non rispettano nulla, eccetera. Ma come ha dimostrato fino dal debutto nella regia, con 'La casa dei giochi' (1987), la sua specialità consiste soprattutto nel ribaltare le carte in tavola: quando le cose sembrano prendere una certa piega, arriva un colpo di scena; poi un altro e un altro ancora, fino alla fine. In 'Heist - Il colpo' la moltiplicazione dei ribaltoni prolifera a tutti i livelli. Strano come il raffinato drammaturgo non abbia sospettato che l'eccesso di sorprese finisca per produrre un certo effetto di meccanicità. Possedere una penna come quella di Mamet, tuttavia, è un indubbio vantaggio. A paragone di tanti film d'azione privi di qualsiasi ironia o spunto umoristico, il suo si distingue per l'alta qualità dei dialoghi, farciti di battute irresistibili". (Roberto Nepoti, 'la Repubblica', 4 settembre 2001)
"Un prodotto leggero che vuole tranquillamente riempire due ore. Un prodotto che si denuncia come tale, non intende stordirti con colpi bassi, anche con un tasso di violenza accettabile. Bel ritmo, dialoghi impagabili, attori da collezione: Rebecca Pidgeon (moglie di Mamet nella vita, una sfinge ambigua), il nero Delroy Lindo, Sam Rockwell, tutti a mano armata". (Francesco Bolzoni, 'Avvenire', 4 settembre 2001)
"Credere o diffidare? Avidità o amore? David Mamet torna dietro la macchina da presa per 'Il colpo', con Gene Hackman, Rebecca Pidgeon e Danny De Vito". (Fabio Ferzetti, 'Il Messaggero', 8 febbraio 2002)
"E l'ennesima variante sul tema della 'stangata', con il gioco di simulazioni e labirinti psicologici che piace a David Mamet e al suo pubblico (...) Resta la fascinazione delle 'verità nascoste' svelate in differita a dispetto delle parole e delle azioni dei personaggi. Elegante, la regia di Mamet condiziona il modo di vedere e prepara le trappole. Il doppiogioco principe è quello del film nei confronti dello spettatore. Se vi piace il 'colpo' di celluloide". (Silvio Danese, 'Il Giorno', 8 febbraio 2002)