Nick Cameron, un giovane provinciale dell'entroterra inglese che lavora in un'impresa edile, è un buontempone allegro ed estroverso, molto legato a un gruppo di amici scanzonati e quanto lui appassionati di calcio. Proprio durante una partita di calcio, un giorno non riesce a centrare la porta per pochi centimetri: è la prima avvisaglia di una malattia. Precedentemente non aveva mai pensato seriamente a sposarsi, limitandosi ad avventure passeggere, delle quali ridere insieme agli amici con battute salaci. Aveva però incontrato Karen, della quale si stava innamorando, fra i lazzi degli amici, che non gli risparmiavano pesanti canzonature. Karen non si fa scrupolo di dividere le proprie prestazioni sessuali fra Nick e l'intraprendente datore di lavoro della ditta presso cui è impiegata. Ma quando Nick si ammala, gli è vicina: lo accompagna alle visite mediche e ai vari accertamenti e s'informa della malattia che lo sta progressivamente menomando, nascondendogli fin che può la verità e facendo l'impossibile per indurlo a curarsi e per infondergli fiducia e ottimismo. Decide di convivere con lui, pur senza rinunciare agli incontri occasionali col datore di lavoro che la circuisce. Ma un giorno Nick - già reso sospettoso e geloso di Karen per i rapporti con l'imprenditore - scopre casualmente una pubblicazione sulla sclerosi multipla, che la donna leggeva di nascosto per prestargli più informata le cure dovute. In un accesso di furia e di disperazione, al rientro di lei la induce ad allontanarsi. Karen, pur tentata di lasciarlo al suo destino e vivere la propria vita, utilizza ogni occasione per restargli vicina, al punto di trascorrere intere notti sotto le sue finestre, incurante del freddo e della pioggia. Nick finisce con accettare l'appassionata dedizione di Karen e a convivere meno rabbiosamente la propria crudele menomazione.
SCHEDA FILM
Regia: Michael Winterbottom
Attori: Robert Carlyle - Nick Cameron, Juliet Aubrey - Karen Walker, James Nesbitt - Tony, Sophie Okonedo - Paula, Berwick Kaler - Sammy, Sean McKenzie (II) - George, Dave Schneider - Medico, Darren Tighe - Dell, John Brobbey - Geoff, Sara Stockbridge - Bridget, Tom Watson - Bill Cameron, Barbara Rafferty - Madge Cameron, Sean Rocks - Charlie, Roger McKern - Un paziente, Tony Curran - Chris Cameron, Erin McMahon - Julie Cameron, Jenny Jules - Medico, Anna Godsiff - Infermiera, James Trehearne - Infermiere, Susie Fugle - Medico Analista, Cal McGregor - Uomo sulla sedia a rotelle
Soggetto: Paul Henry Powell
Sceneggiatura: Paul Henry Powell, Jimmy McGovern
Fotografia: Daf Hobson
Musiche: Alastair Gavin
Montaggio: Trevor Waite
Scenografia: Hayden Pearce
Costumi: Rachael Fleming
Effetti: Mark Turner
Durata: 107
Colore: C
Genere: DRAMMATICO
Specifiche tecniche: PANORAMICA A COLORI
Produzione: ANDREW EATO - REVOLUTION FILM PER BBC FILMS
Distribuzione: COLUMBIA TRISTAR FILM ITALIA (1997) - MONDADORI VIDEO
NOTE
- PRESENTATO IN "PROGRAMMI SPECIALI" ALLA 53MA MOSTRA INTERNAZIONALE D'ARTE CINEMATOGRAFICA DI VENEZIA.
- REVISIONE MINISTERO GENNAIO 1997
CRITICA
"Go Now evita tutte le secche del patetico a colpi di ritmo, umorismo, crudezza se serve. Ritmo nella scansione nervosa delle giornate di Nick, dei suoi incontri con gli amici, delle loro partite di calcio (rigorosamente off, vediamo solo l'allenatore che smoccola). Umorismo nelle storielle tremende che circolano negli spogliatoi, vero humour da forca; in quei fotostop commentati da didascalie beffarde; nel padre di Nick che entra nella stanza del figlio inchiodato a letto e lancia un tragicomico "Alzati e cammina!". Crudezza nel descrivere tanto l'eros che la malattia, tanto le bocche e i corpi in dettaglio dei due amanti, quanto gli effetti del morbo sul fisico di Nick e sul loro amore. Nick che urla a Karen di lasciarlo; l'amica che le consiglia altrettanto ("Stai con lui solo per pietà"), la famiglia distrutta in visita, scena bellissima per pudore, strazio, imbarazzo, incredulità, con un granello di follia a farla ancora più vera." (Il Messaggero, Fabio Ferzetti, 3/2/97)
"La forza del film è nel piglio per a vittimista, anzi combattivo, con cui racconta una battaglia contro il male tutta svolta minimalisticamente nel quotidiano. Nella migliore tradizione inglese, la scuola è quella di un cinema che introduce lo spettatore nel cuore di una situazione con tanta verità da cancellare ogni sensazione di finzione. Merito di un copione basato sull'esperienza diretta, dell'ambientazione naturalistica nella città di Bristol e della calibratissima interpretazione di Robert Carlyle, l'eclettico e straordinario protagonista di "Carlàs song" e di "Trainspotting"."(La Stampa, Alessandra Levantesi, 20/1/97)