Una giovane signora borghese, Giorgia, sposata con Andrea, uno scialbo direttore di banca, preoccupato soltanto della propria reputazione, un giorno comincia, obbedendo ad una misteriosa voce, a comportarsi in modo strano: spegne la sigaretta nella prima colazione del marito; gli graffia l'automobile; tenta addirittura di sopprimerlo, spingendolo in mare, dopo essersi, tra l'uno e l'altro di questi gesti, concessa a uno sconosciuto giovanotto. Stanco, il marito la caccia di casa. Dopo una visita alla madre, che tenta inutilmente di riportare la pace fra lei e Andrea, Giorgia si unisce a una giovane straniera, Nancy, secondo la quale la misteriosa voce che l'aveva indotta a comportarsi in quel modo nei riguardi del marito era quella del suo subcosciente che la incitava a ribellarsi alla potestà di Andrea. Libera di cercarsi un nuovo affetto e soprattutto un uomo che la tratti non come una cosa, Giorgia si innamora di un giovane spregiudicato scultore, Mario. Pur condividendo pienamente le rivendicazioni femministe, anche l'artista, però, finisce per comportarsi con lei come Andrea, per cui Giorgia lo abbandona. Dopo un inutile tentativo di reagire alla delusione concedendosi a un amico d'infanzia, sale sull'auto di uno sconosciuto (la sua si è guastata). Ma l'uomo è un rapinatore il quale, nel tentativo di sottrarsi alla polizia, finisce con l'auto in un fossato. Uscita dall'ospedale, Giorgia incontra Andrea che la invita a tornare con lui, ma la donna, decisa a trovare la propria strada, e, soprattutto, se stessa, rifiuta.
SCHEDA FILM
Regia: Franco Giraldi
Attori: Claudine Auger, Carlo Bagno, Umberto Di Grazia, Luigi Diberti, Carla Mancini, Gigi Proietti, Corrado Pani, Orazio Orlando, Monica Vitti, Elsa Vazzoler
Sceneggiatura: Tonino Guerra, Ruggero Maccari
Fotografia: Carlo Di Palma
Musiche: Fred Bongusto
Montaggio: Raimondo Crociani
Durata: 100
Colore: C
Genere: COMMEDIA
Specifiche tecniche: PANORAMICA TECHNICOLOR
Tratto da: racconto omonimo di Alberto Moravia
Produzione: DEAN
Distribuzione: TITANUS - AVO FILM
CRITICA
"Effervescente e spiritosa agli inizi, la commedia finisce poi per trascinarsi stancamente, attraverso una serie di aneddoti, che poco aggiungono al tema." (Segnalazioni cinematografiche, vol.73, 1973).