Il professor Roberto Laurenti uscendo una sera all'uscita dall'ospedale in cui è primario viene investito da un'automobile. Ricoverato in uno stato di incoscienza, viene affidato alle cure della caposala Barbara, che non apprezzava i suoi modi distaccati verso colleghi e pazienti, e del giovane infermiere Lorenzo. Dopo otto giorni, il primario si risveglierà ridendo, stupendo tutti con la sua nuova visione del mondo in cui oggetto di cura è il malato e non la malattia. Sarà capace anche di recuperare il rapporto con la ex moglie Sara, che accetta di ospitarlo per la convalescenza, con il piccolo figlio Giacomo e con la suocera Elvira. Si troverà in contrasto solo con il direttore sanitario dell'ospedale, Argentieri, perché non accetta di cedere a un imprenditore un'ala del policlinico per realizzare una clinica privata.
SCHEDA FILM
Regia: Maurizio Nichetti
Attori: Massimo Ghini - Prof. Roberto Laurenti, Serena Autieri - Sara, ex moglie prof. Laurenti, Angela Finocchiaro - Barbara, la caposala, Francesco Venditti - Lorenzo, giovane infermiere, Enzo Garinei - Col. Verzetti, Christian Circi - Giacomo Laurenti, Simona Marchini - Elvira, suocera del prof. Laurenti, Franco Trevisi - Direttore Sanitario
Soggetto: Donatella Gimigliano - romanzo, Giovanna Nodari - romanzo
Sceneggiatura: Roberta Colombo
Fotografia: Gino Sgreva
Musiche: Guido De Angelis, Maurizio De Angelis
Scenografia: Davide Bassan
Durata: 100
Colore: C
Genere: FILM TV
Tratto da: dal romanzo di Donatella Gimigliano, Giovanna Nodari
Produzione: MAURIZIO E GUIDO DE ANGELIS PER DAP-ITALY IN ASSOCIAZIONE CON RTI (MEDIASET)
NOTE
- IN ONDA IL 26 DICEMBRE 2008 SU CANALE 5.
- REALIZZATO CON L'AMICHEVOLE PARTECIPAZIONE DELLE ASSOCIAZIONI SOCCORSO CLOWN, MAGICABURLA, RIDERE PER VIVERE E DI ANDREA TUDISCO CHE ORGANIZZANO VISITE SETTIMANALI DEL DOTTOR SORRISO NEGLI OSPEDALI PEDIATRICI.
CRITICA
Dalle note di regia: "Mi sono ricordato di essermi laureato in architettura con una tesi sul futurismo e le avanguardie artistiche del '900. E avevo scelto quella tesi proprio dopo la lettura del Controdolore, manifesto futurista di Aldo Palazzeschi. Uno scritto che, molto prima di Patch Adams, aveva teorizzato di portare i clown in corsia. Una provocazione certo, ma anche un disperato tentativo per riaffermare il diritto di un malato ad essere considerato una persona prima di una cartella clinica. Un manifesto contro il falso pietismo, la retorica della tristezza, la banalità di lacrime inutili".