Ephriam Cabot è un rude contadino settantenne, rimasto vedovo due volte. Dal matrimonio con la sua seconda moglie, che con la sua cospicua dote lo ha trasformato in un uomo ricco, è nato il minore dei suoi tre figli, Eben. Il ragazzo riesce a far sì che i suoi due fratellastri rinuncino alla loro fetta di eredità e lascino la casa paterna per andare in cerca di fortuna. Il giorno della loro partenza, il vecchio Ephriam porta a casa Anna, la sua nuova moglie, che ha sposato per avere compagnia e conforto negli ultimi momenti che gli restano da vivere. Tra Anna e Eben scocca subito una simpatia, ma entrambi aspirano all'intera eredità del vecchio e quindi si evitano. Quando il vecchio Ephriam promette ad Anna di lasciarle tutto il suo patrimonio se gli darà un altro figlio, la donna sfrutta la situazione e diventa l'amante di Eben. Dopo poco tempo, Anna aspetta un bambino, ma la situazione precipita quando Ephriam instilla in Eben il sospetto che la donna lo abbia ingannato riguardo all'eredità. Eben è furioso, ma Anna ormai si è innamorata di lui e, per dimostrarglielo, uccide il suo bambino. Inorridito, Eben la denuncia ma poi, sentendosi ugualmente colpevole, lascia anche lui la fattoria per espiare.
SCHEDA FILM
Regia: Delbert Mann
Attori: Sophia Loren - Anna Cabot, Anthony Perkins - Eben Cabot, Burl Ives - Ephriam Cabot, Frank Overton - Simeon Cabot, Pernell Roberts - Peter Cabot, Rebecca Welles - Lucinda, Jean Willes - Florence, Anne Seymour - Madre di Eben, Roy Fant - Violinista, Charlotte Knight - non accreditata
Soggetto: Eugene O'Neill - testo teatrale
Sceneggiatura: Irwin Shaw
Fotografia: Daniel L. Fapp
Musiche: Elmer Bernstein
Montaggio: George Boemler
Scenografia: Joseph McMillan Johnson, Hal Pereira
Arredamento: Sam Comer, Grace Gregory
Costumi: Dorothy Jeakins
Effetti: John P. Fulton
Durata: 111
Colore: B/N
Genere: DRAMMATICO
Specifiche tecniche: VISTAVISION
Tratto da: testo teatrale di Eugene O'Neill
Produzione: DON HARTMAN PRODUCTIONS
Distribuzione: PARAMOUNT
CRITICA
"Dalla violenza e dall'incisività delle situazioni, dall'espressione dei personaggi il film, condotto con abilità, attinge prevalentemente la sua forza drammatica." ('Segnalazioni cinematografiche', vol. 44, 1958)