A Milano, nel corso di una partita di calcio, il ladruncolo Bertarelli Franco, detto "Venticello", riesce a sottrarre le chiavi di casa al signor Tassinelli; e, introdottosi nella stessa, sta arraffando dei valori quando sopravvengono un uomo e una donna, costringendolo a nascondersi sotto il letto. Dall'incomoda posizione riesce a notare che l'uomo ostenta una vistosa cicatrice al piede ma, quando l'uomo se ne è andato, il ladro si trova davanti al cadavere di Elena Tassinelli. Notato mentre tenta di fuggire; Venticello viene accusato di assassinio e assicurato alle carceri di San Vittore ove Bartolo il Monzese lo assedia equivocamente. Quando la notizia perviene alla Questura di Roma, il maresciallo Nico Giraldi, che si sta godendo un mese di vacanza in attesa che la moglie Angela dia alla luce il primo figlio, viene richiamato e spedito a Milano per le indagini del caso, essendo lui amico dell'indiziato. Il Giraldi, che ha portato con sé il "camper" ove Angela e la nonnetta attendono l'evento felice, inizia le indagini frugando nella vita di Elena, ex infermiera. Qualcuno degli indiziati viene ucciso, come Roberto Ambrogi, qualche altro risulta privo della famosa cicatrice, come il marito della Tassinelli o il collega d'ospedale Vitucci. Rischiando di rimanere con un pugno di mosche tra le mani, il maresciallo usa Venticello come esca e lo fa ricoverare in Ospedale. Il primario, dottor Baldi, decide di operare Venticello per una inesistente stenosi mitralica. Ma Nico accorre e costringe il Baldi a confessare l'assassinio di Elena, amante divenuta troppo scomoda. Risolto il caso, il Giraldi corre verso Roma, ove vuole che nasca il figlio, dopo avere legato il Baldi al 92^ chilometro dell'Autostrada del Sole. Il maschietto nasce puntualmente, appena il camper ha varcato il confine del comune di Roma.
SCHEDA FILM
Regia: Bruno Corbucci
Attori: Tomas Milian - Nico Giraldi, Bombolo - Franco Bertarelli, il "Venticello", Olimpia Di Nardo - Angela, Nerina Montagnani - La nonna, Leo Cavero - Commissario Milanese, Elio Crovetto - Bartolo Il Monzese, Franco Diogene - Busoni - L'usuraio, Marina Frajese - Spogliarellista, Elisabetta Odino - Fiorella Colombo, Lino Patruno - Infermiere, Aldo Ralli - Prof. Baldi, Tony Scarf - Roberto Ambrogi, Massimo Vanni - Gargiulo, Jimmy il Fenomeno - Detenuto
Soggetto: Bruno Corbucci, Mario Amendola
Sceneggiatura: Mario Amendola, Bruno Corbucci
Fotografia: Giovanni Ciarlo
Musiche: Franco Micalizzi
Montaggio: Daniele Alabiso
Scenografia: Claudio Cinini
Arredamento: Claudio Cinini
Costumi: Alessandra Cardini
Altri titoli:
Crime at Porta Romana
Delito en puerta Roma
Durata: 92
Colore: C
Genere: COMMEDIA POLIZIESCO
Specifiche tecniche: PANORAMICO
Produzione: CLEMINTERNAZIONALE CIN.CA.
Distribuzione: TITANUS - CREAZIONI HOME VIDEO, DVD: 01 DISTRIBUTION HOME VIDEO (2009)
CRITICA
"Sboccato e movimentato poliziesco alla puttanesca dell'instancabile Bruno Corbucci, che fa traslocare il suo investigatore capellone e non troppo pulito da Roma a Milano, senza modificarne di una virgola gli spavaldi atteggiamenti e il colorito, per dirla con un pietoso eufemismo,linguaggio". (Massimo Bertarelli, 'Il Giornale', 2 agosto 2000)
"Nuova puntata delle avventure del maresciallo Nico Giradi, già "Monnezza", questa commedia non manca di trovate che la distinguono dalle altre e le permettono di prodursi in sequenze comiche abbastanza felici: l'inseguimento della 'mercedes' del Boldi fatto da Nico, attraverso tutta Milano, mediante pattini a rotelle; le avventure con il 'camper' ove Angela attende perennemente il bambino, assistita dalla nonnina (la sempre validissima Nerina Montagnani, ormai immancabile caratterista nella commedia all'italiana). Purtroppo, mentre il successo popolare della serie ha permesso a Tomas Milian (o alle produzioni che hanno fiducia nel suo personaggio) di impiegare mezzi tali da condurre il film a livelli spettacolari non comuni, lo stesso Milian o i suoi produttori non sono riusciti ad abbandonare del tutto il falso romanesco di cui sino ad ora si è circondato, fatto di parole triviali e di atteggiamenti grossolani." ('Segnalazioni cinematografiche', vol. 89, 1980)