Concessionaria di un banco di pesce ai Mercati generali a Roma, Betty Mancini convive con l'anarchico Luiso Malerba, nemico non soltanto della borghesia e del lusso, ma anche del lavoro. Figlia di un macellaio di dubbia onestà, con cui è in rotta ma del quale apprezza i metodi per far quattrini, Betty si arrabatta, invece, per conquistarsi proprio quei beni che Luiso disprezza. E non solo fatica da mane a sera, ma si indebita, corrompendo con generose "bustarelle" funzionari comunali e direttori di orfanotrofi, truffando i colleghi e, infine, vendendo pesce di incerta freschezza. Riesce così, a comperarsi una lussuosa cella frigorifera, a foderare di "moquette" i pavimenti di casa, minacciando la supremazia del rivale Fernando Proietti. Poi, all'improvviso la caduta: vuoi perché il Proietti reagisce abbassando i prezzi del suo pesce a un livello che la donna non può sostenere; vuoi perché l'onestissimo Ispettore sanitario, del quale è diventata l'amante, non accetta di tenerle banco, Betty deve rinunciare ai Mercati generali e accontentarsi di un modesto banco a Campo de' Fiori.
SCHEDA FILM
Regia: Franco Giraldi
Attori: Giovanna Ralli - Elisabetta Mancini, detta Betty, Stefano Satta Flores - Gigino Mancuso, l'ispettore sanitario, Glauco Onorato - Fernando Proietti, pescivendolo, Mario Carotenuto - Sig. Mancini, macellaio, padre di Betty, Franco Citti - Luiso Malerba, amante di Betty, Renato Scarpa - Direttore trust, Ennio Antonelli - Commerciante, Alessandra Vazzoler - La strozzina, Antonio Cosenza
Soggetto: Amedeo Pagani, Barbara Alberti
Sceneggiatura: Carlo Vanzina, Ugo Pirro
Fotografia: Alberto Spagnoli, Emilio Loffredo - operatore
Musiche: Luis Enríquez Bacalov
Montaggio: Raimondo Crociani
Scenografia: Giorgio Postiglione
Arredamento: Elena Mannini
Costumi: Elena Mannini
Durata: 100
Colore: C
Genere: COMMEDIA
Specifiche tecniche: PANORAMICA TECHNICOLOR
Produzione: CARLO PONTI PER COMPAGNIA CINEMATOGRAFICA CHAMPION
Distribuzione: GOLD - SURF FILM - GENERAL VIDEO, CECCHI GORI HOME VIDEO
NOTE
- RIPRESE ESTERNE EFFETTUATE A ROMA E A NAPOLI.
- REVISIONE MINISTERO GIUGNO 2000
CRITICA
"Nei limiti impostigli dal genere brillante, mette molte pulci nell'orecchio e disegna con buona approssimazione, su uno sfondo concitato e pittoresco, una figura in cui si esprime la solitudine della donna nel mondo moderno, tentata di affrancarsi con la sua spregiudicata furbizia dalle servitù che le impone la società maschile ma avviata a farsi schiava del consumismo." (Giovanni Grazzini, "Corriere della Sera", 15 maggio 1976)
"La regia di Giraldi ha il merito di raccontare la storia con un certo ritmo, ma perde il fondale, pure importante, di una Roma che finisce per fare solo la comparsa." (C.R. "Il Giorno". 15 maggio 1976)