Nicola Ragone
TRICARICO, Matera (Italia), 23 luglio, 1986
Sceneggiatore, regista teatrale e cinematografico. Sceneggiatore, regista teatrale e cinematografico. Si è laureato in Lettere e Filosofia all'Università "La Sapienza" di Roma. Si forma presso il "Cineteatro" di Roma, frequentando corsi di Regia e Scrittura Cinematografica, Direzione dell'attore e Regia Teatrale. In quegli anni con altri suoi collaboratori fonda l'officina culturale "Fullframe" e inoltre collabora con il movimento teatrale "Minimo Comune Teatro". Collabora con il maestro Ettore Scola nel suo ultimo film "Che strano chiamarsi Federico" e nella sua ultima produzione nel teatro lirico "La Boheme". Al cinema, il suo esordio è il cortometraggio noir "L'ultimo nastro" (2009). Di seguito dirige un episodio del lungometraggio "Quilty" (2010), scritto e diretto con altri quattro registi, a cui segue "David Lazzaretti" (2011), cortometraggio in costume commissionato dall'Università "La Sapienza" e tratto dalla storia vera del predicatore di Arcidosso. Il suo successivo cortometraggio, "Oltreluomo" (2011), viene proiettato in circa 40 festival, riscuotendo numerosi riconoscimenti. Partecipa inoltre, come aiuto-regia, alla realizzazione del documentario/backstage del film "Che strano chiamarsi Federico" (2013), diretto da Ettore Scola. Nello stesso film interpreta, come attore, il ruolo di Marcello Marchesi. Realizza la regia del video-demo per lo spettacolo "Partitura P" (2013) di e con Fabrizio Falco, disegno luci di Daniele Ciprì. Successivamente dirige il cortometraggio dal titolo "Sonderkommando" (2014), selezionato in 70 festival internazionali e vincitore di 25 premi, tra cui il Nastro d'argento 2015 come Miglior cortometraggio. Nello stesso anno, firma la regia del cortometraggio "La Riva", progetto finanziato dalla Lucana Film Commission e prodotto da Arifa Film e "Marciapiedi", cortometraggio prodotto da Aureliano Amadei e Maiora Film per il progetto "Cinema Inventato". Approda al genere documentaristico con "Urli e risvegli" (2016). Collabora come assistente alla regia nell'opera lirica "La Bohème" (2015), regia di Ettore Scola, in scena al Teatro Carlo Felice di Genova, con la direzione d'orchestra del Maestro Giuseppe Acquaviva. Inoltre è autore, con Damiano Bruè del testo "Wonderland" (2016), spettacolo con la regia di Daniele Ciprì, interpretato e musicato dal pianista Stefano Bollani, andato in scena al Teatro Stabile di Bolzano. In teatro inizia proponendo adattamenti da testi classici e moderni. Mette in scena "Aspettando Vladimiro ed Estragone" (2009), nel quale ribalta il testo di Beckett che racconta l'attesa nei confronti del misterioso Godot. Mette poi in scena la commedia "Un giudice" (2010), tratta da "La patente" di Pirandello, in replica in numerosi teatri di Roma e del Lazio. In seguito si avvicina al teatro danza firmando la regia dell'atto unico "L'asse di equilibrio" (2011). Con il progetto "Eyes" si avvicina al simbolismo del testo "I ciechi" di Maurice Maeterlink, proponendo uno studio sulla follia e sulla cecità, un viaggio psichico, suddiviso in una trilogia di spettacoli itineranti: "Eyes - tragedia della vista" (2012), "Eyes - open space" (2013) e "Eyes - empty space". Il suo percorso teatrale giunge ad una sperimentazione visiva e scenica nella fiaba psichedelica "Studio sull'Adamo Caduto", tratta dallo scritto di Serafino da Salandra: una serie di proiezioni animate e create su una parete di tulle e una performance di corpi nudi in uno spazio astratto, per raccontare la cacciata di Adamo ed Eva dal Paradiso.