Andrei KonchalovskyAndrej Sergeevic Michalkov-Koncalovskij
Noto anche come: Andrey Konchalovskiy, Andrej Koncalovskij, Andrei Sergeyevich Mikhalkov-Konchalovsky
MOSCA (Russia, ex USSR), 20 agosto, 1937
Regista, sceneggiatore e produttore. Illustre autore teatrale e cinematografico, all'inizio della sua carriera, nei crediti ha utilizzato il doppio cognome Mikhalkov-Konchalovsky. Successivamente, però, ha deciso di adottare il solo cognome della madre per differenziarsi dal fratello Nikita Mikhalkov, anche lui affermato regista. Senza dubbio, la sua è una famiglia di artisti: il bisnonno, il nonno e la madre sono celebri poeti e il padre un noto drammaturgo. Prima di frequentare il VGIK - l'Istituto statale di cinematografia dell'Unione Sovietica (e oggi della Federazione Russa) - dove si è formato sotto l'egida di Mikhail Romm -, ha studiato musica mettendosi in luce come abile pianista. Il suo lungometraggio d'esordio "Pervyy uchitel" (The First Teacher), è basato sul libro di Chingis Aitmatov e ambientato nella Russia meridionale post 1917. Tra i film successivi figurano: "Storia di Asja Kljacina che amò senza sposarsi" la cui distribuzione è stata bloccata dalla censura fino al 1988 (salvo poi essere premiato come miglior film dall'Accademia russa delle scienze e del cinema), "Nido di nobili", "Romans o vlyublyonnykh" (Romance for Lovers) e "Siberiade", ritratto realistico della vita in Siberia acclamato a livello internazionale. Con questo film il regista si è imposto all'attenzione dei produttori americani ed europei, arrivando quindi a realizzare a Hollywood progetti mainstream come "Tango & Cash" e "Homer & Eddie". I suoi film più noti spaziano da pellicole internazionali come "Zio Vanja", basato sulla omonima opera teatrale di Čechov e considerato una delle migliori opere cinematografiche russe che siano mai state realizzate, e "La casa dei matti", co-produzione franco-russa incentrata sulla storia vera di un ospedale psichiatrico situato vicino al confine tra Russia e Cecenia, alle celebri pellicole girate in lingua inglese come "Maria's Lovers", "Duet for One", "I diffidenti" e "A 30 secondi dalla fine", che ha ottenuto tre candidature ai premi Oscar. Ha inoltre ricevuto consensi con le produzioni a sfondo epico realizzate per il piccolo schermo "L'odissea", che gli è valso l'Emmy Award come miglior regista, e "The Lion in Winter - Nel regno del crimine", vincitore di un Golden Globe e di un Emmy Award. Per quanto riguarda il teatro, ha lavorato sia in Europa che negli Stati Uniti, mettendo in scena diverse produzioni teatrali e opere liriche su palcoscenici di fama mondiale, tra cui La Scala di Milano. Nel 2010 ha portato sul grande schermo "Lo schiaccianoci 3D", adattamento della celebre favola realizzato con uno spettacolare CGI e interpretato da Elle Fanning, Nathan Lane, Richard E. Grant e John Turturro. La colonna sonora del film è inoltre arricchita da brani scritti dall'autore musicale premio Oscar Sir Tim Rice. Nello stesso anno è nel cast del film "HH Hitler a Hollywood" di Frederich Sojcher, un bio-doc su Micheline Presle che ha vinto il premio FIPRESCI al Festival di Karlovy Vary dove era candidato anche al Globo di cristallo. Nel 2012 ha scritto, diretto e prodotto "Bitva za Ukrainu" (Battle for Ukraine), un documentario in cui conduce una profonda analisi sugli sforzi messi in campo dall'odierna Ucraina per liberarsi dallo stretto legame con la Russia. Nel 2014 si aggiudica il Leone d'argento per la miglior regia alla 71ma Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia con "Belye Nochi Pochtalyona Alekseya Tryapitsyna" (The Postman's White Nights), film che racconta la vera storia di Aleksey Tryaptisyn, postino di un remoto villaggio russo.