Yannick Bellon
2 giugno, 2019
La regista esordisce nel 1947 con il cortometraggio 'Goémons', premiato a Venezia, a cui fanno seguito altri notevoli documentari, spesso dedicati a figure femminili anticonformiste (come il film-ritratto 'Colette', del 1951, dedicato alla scrittrice). Nel 1972 la regista debutta nel lungometraggio, dove continua a esplorare tematiche sociali attraverso un'ottica inedita e provocatoria, con titoli quali 'Una donna... una moglie' (1974) e, pioniera del cinema femminista, ha affrontato con un realismo mai osato in precedenza la questione degli abusi sessuali con il film 'L'amour violé' (1978). Nel 2001, in collaborazione con Chris Marker, firma infine 'Le souvenir d'un avenir', film-saggio costruito a partire dall'archivio di sua madre, la celebre fotografa Denise Bellon.