Ursula Meier
BESANÇON (Francia), 24 giugno, 1971
Regista. Di origini metà svizzere metà francesi, la Meyer, dopo gli studi presso l'Institut des Art de Diffusion (IAD) in Belgio, arriva al cinema giovanissima, lavorando come aiuto regista di Alain Tanner nei film "Furbi" (1995) e "Jonas et Lila, a demain" (1999). Contemporaneamente, con "À corps perdu" (1994), inizia a dirigere cortometraggi che ottengono un ottimo riscontro nei festival internazionali: "Des heures sans sommeil" (1999) e "Tous à table" (2001), vincitore del premio del pubblico a Clermont-Ferrand. Dopo due documentari, "Autour de Pinget" (2000) e "Les flics, pas les noirs, pas les blancs" (2001), dirige "Des épaules solides" (2003), prodotto per la serie di ARTE "Masculin-Féminin/Petite Caméra", riscuotendo un grande successo di pubblico e una candidatura ai Premi del Cinema Svizzero come miglior film. Nel 2007 realizza il suo primo lungometraggio,"Home", che viene presentato con successo alla Semaine de la Critique di Cannes nel 2008, mentre con "Sister" (2012), opera seconda, si aggiudica l'Orso d'argento Speciale al Festival di Berlino 2012. Nello stesso anno è chiamata a far parte della giuria della 69ma Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia.