Tomas Gutierrez Alea
L'AVANA (Cuba), 11 dicembre, 1928
L'AVANA (Cuba), 17 aprile, 1996
Regista. Figlio di un magistrato, da giovane si iscrive al Partito Socialista Popolare (PSP) per il quale realizza dei filmati in 8mm a carattere umoristico e propagandistico. Dopo essersi laureato in giurisprudenza, si trasferisce a Roma dove, insieme a Julio Garcia Espinoza, frequenta il Centro Sperimentale di Cinematografia. Tornato in Patria nel 1954, diventa uno degli elementi di spicco del gruppo di intellettuali 'Nuestro Tiempo' che si oppone alla dittatura di Batista. Dopo che il suo corto 'El megano' ('La duna', 1956) incappa nella censura, passa attivamente nelle file castriste per le quali gira brevi reportages per il cinegiornale dell'opposizione 'Cine Revista'. Dopo aver fondato la sezione cinematografica della Direzione culturale dell'esercito ribelle ed aver girato diversi documentari, nel 1960 firma il suo primo lungometraggio, 'Storia della rivoluzione'. Dopo 'La morte di un burocrate' (1966), nel 1968 realizza 'Memorie del sottosviluppo' (da un racconto di Edmundo Desnoes, che vince diversi premi in festival di tutto il mondo. Nel 1975 dedica 'L'ultima cena' alla resistenza degli schiavi negli nella Cuba del secolo scorso. Il suo film più importante resta 'Fragola e cioccolato' (1993, girato insieme al suo allievo Juan Carlos Tabio), che vince l'Orso d'Oro al Festival di Berlino e viene candidato al premio Oscar come miglior film straniero nel 1995. La sua ultima pellicola, 'Guantamera' - presentata in concorso alla Mostra del Cinema di Venezia del 1995 - è stata giudicata "un pretesto per mostrare l'assurdità della vita quotidiana nella Cuba di oggi". Muore nell'ospedale de l'Avana in seguito ad un male incurabile.