Sylvia Kristel
UTRECHT, Utrecht (Olanda), 28 settembre, 1952
AMSTERDAM (Olanda), 18 ottobre, 2012
Attrice e modella. Fin da piccola ha ricevuto una severa e rigida educazione prevalentemente cattolica, così all'età di 17 anni, forse per un desiderio di ribellione verso la sua famiglia, decide di intraprendere la carriera di indossatrice. Nel 1973 partecipa al concorso di bellezza Miss tv Europa e con successo vince la competizione. La vittoria ottenuta apre la sua carriera al mondo del cinema e, nello stesso anno, Sylvia esordisce con l'erotico "L'amica di mio marito" di Pi De la Parra. Nello stesso periodo conosce lo scrittore Hugo Claus che la porta in viaggio per l'Europa, dove ha inoltre occasione di imparare l'inglese, il francese, il tedesco e l'italiano utili per la sua carriera. Successivamente le sue performance attoriali vengono notate dal regista Just Jaeckin, il quale le propone il ruolo di protagonista nel suo film erotico "Emmanuelle" (1974). Con quest'ultimo titolo l'attrice diventa celebre in tutto il mondo. Da quel momento entra in quello che si può definire il turbine dello stereotipo del personaggio sexy - etichetta che le impedisce di partecipare a film più importanti - ed è ancora protagonista negli altri film della serie "Emmanuelle", tra cui: "Emmanuelle 2" (1975); "Goobye Emmanuelle" (1977); "Emmanuelle 4" (1984) sino all'ultimo, Emmanuelle VI, del 1993. Diventa inoltre musa ispiratrice del regista Roger Vadim, che la sceglie per "Una Femmina infedele" (1976). Nel 1980 è tra gli interpreti di quello che, forse, è considerato uno dei suoi film più controversi, ovvero, "Lezioni maliziose" di Alan Myerson con cui, a causa delle numerose scene di amplesso tra l'attrice e il sedicenne Eric Brown, lei e il regista furono accusati di corruzione di minore. La sua carriera è fortemente caratterizzata da pellicole erotiche che la portano a lavorare anche al fianco di celebri registi italiani: per Luigi Zampa appare in "Letti Selvaggi" (1978) e per Salvatore Samperi in "Amore in prima classe" (1980). Si trasferisce ad Amsterdam, dove nasce il figlio Arthur Kristel, diventato anche lui attore. Nel 2006 all'età di 54 anni pubblica la sua autobiografia, "Nue" (Nuda) distribuita in Italia con il titolo "Svestendo Emanuelle". Approda anche al piccolo schermo, partecipando nel 2009 alla miniserie "Le ragazze dello swing" di Maurzio Zaccaro. Affetta da tumore ormai da tempo, si spegne nella notte tra il 16 e il 17 ottobre all'età di 60 anni.