Sydney Pollack
LAFAYETTE, Indiana (USA), 1 luglio, 1934
PACIFIC PALISADES, Los Angeles, California (USA), 26 maggio, 2008
Regista, attore e produttore. Cresce in una famiglia di immigrati russi ebrei a South Bend nell'Indiana, poi si trasferisce a New York. Dopo gli studi universitari si iscrive al Neighborhood Playhouse di New York per studiare recitazione sotto la direzione di Sanford Meisner, diventando in poco tempo attore ed assistente alla regia teatrale. Dopo aver prestato servizio militare per due anni, ritorna alla celebre scuola del Greenwich Village nel 1958, ma questa volta come insegnante. Rivela subito una personalità poliedrica, geniale ed intuitiva, al suo esordio sui palcoscenici Off Broadway. Scritturato dalla televisione come attore per sceneggiati e telefilm, nel 1961 passa alla regia di telefilm western. Nel 1965 la Paramount gli offre di dirigere "La vita corre sul filo". Da quel momento inizia la sua incredibile scalata come regista cinematografico. E' un esponente del cosiddetto "New Hollywood", un filone artistico caratterizzato da una visione pessimistica della realtà. Nei suoi film viene accentuata la rievocazione del passato amara e il disinganno del presente. Viene considerato uno dei registi culturalmente impegnati di maggior successo. I suoi film, spesso interpretati da Robert Redford, sono caratterizzati da un'accuratissima fotografia a colori, con largo uso di zoom e raccordi perfetti. Il suo modo di raccontare il western è particolare: insiste sulla profonda crisi del mito americano attraverso la rivalutazione del ruolo degli indiani e detesta la violenza fine a se stessa preferendo raccontare personaggi eroici e solitari, ma realisti. Emblematico è "Corvo Rosso non avrai il mio scalpo", grande successo del 1972. Tra i film drammatici ricordiamo "Non si uccidono così anche i cavalli?" (1969) e il memorabile "Come eravamo" (1973) con Barbara Streisand e Robert Redford. Si dimostra geniale nei thriller, meglio se sottili e psicologici come "Yazuka" (1975), ritenuto minore ma in realtà uno dei suoi film più importanti, e "I tre giorni del Condor" (1975), che gli vale, in Italia, uno speciale David di Donatello. Nel 1983 firma la regia di "Tootsie", grande successo personale di Dustin Hoffman, impegnato nel ruolo di un attore costretto a travestirsi da donna per poter lavorare. Con questo film Pollack vince il Premio della critica cinematografica di New York. Nel 1985 ottiene uno dei suoi più grandi successi commerciali con "La mia Africa" ispirato alle vicende della scrittrice Karen Blixen, interpretato magistralmente da Meryl Streep e dal suo amico di sempre Robert Redford. Oltre all'Oscar alla regia, "La mia Africa" ottiene altri sei Oscar (miglior film, colonna sonora, sceneggiatura, scenografia, suono e fotografia) e in Italia il Nastro d'argento come miglior film straniero. Nel 1990 gira "Havana", con Robert Redford, una storia d'amore ambientata nell'isola caraibica alla vigilia della caduta del dittatore Batista. Nel 1993 dirige "Il socio" tratto da un romanzo di John Grisham, una storia complicata di delitti e affari, dove troneggiano due personalità così diverse come Tom Cruise e Gene Hackman. Due anni dopo è impegnato nel rifacimento di "Sabrina" con Harrison Ford e la delicata Julia Ormond. Pollack si diverte pure a mettersi davanti l'obiettivo, in effetti è un buon caratterista come dimostra in "Mariti e mogli" di Woody Allen (1992), e nello stesso anno, con Robert Altman in "I protagonisti" e con Robert Zemeckis in "La morte ti fa bella". Nel 1999 appare in "Eyes wide shut" di Stanley Kubrick. Nel 2002 gli viene assegnato il Pardo d'Onore al Festival di Locarno. Produttore di molti suoi film, negli anni '90 fonda con Anthony Minghella la casa di produzione Mirage Enterprises, da cui sono usciti film come il documentario "Frank Gehry: creatore di sogni", ultimo film da lui diretto, e i pluricandidati agli Oscar "Ritorno a Cold Mountain" e "Michael Clayton", di cui è stato anche interprete accanto al protagonista Gorge Clooney e a Tilda Swinton, vincitrice della statuetta come miglior attrice non protagonista. Malato di cancro, muore a soli 73 anni. Lascia la moglie Claire Griswold, sposata nel 1958, e le figlie Rebecca (nata nel 1963) e Rachel (nata nel 1969). I due avevano anche un figlio, Steven, nato nel 1959 e morto nel 1993.