Stefano Calvagna
ROMA (Italia), 21 settembre, 1970
Regista, sceneggiatore e attore. Ha iniziato molto giovane il suo percorso di formazione cinematografica negli Stati Uniti, studiando prima recitazione all'Actor's Studio di New York e poi regia a Los Angeles, dove ha lavorato come assistente alla regia per la serie televisiva "Beverly Hills 90210". Tornato in Italia, nel 1999, ha diretto per la televisione tedesca "Viaggio a Livorno" con Lorenzo Flaherty, esordendo così come regista per il genere fiction, ed è stato poi dietro la macchina da presa di alcuni episodi della soap opera "Vivere". Nello stesso anno firma il suo primo lungometraggio intitolato "Senza paura", un pulp all'italiana tratto da reali fatti di cronaca legati al gruppo di giovani criminali conosciuti come "banda del taglierino" vincitore del Premio De Sica al Festival di Salerno nel 2000 e della Sezione Giovani al Festival Australiano nel 2001. Nel 2000 dirige e interpreta il suo secondo film, "Arresti domiciliari". Fra il 2000 e il 2004 recita in diverse serie televisive: "Senza confine", per la regia di Fabrizio Costa, "Soldati di pace", "La omicidi" e "Vite a perdere", prodotte dalla RAI. Nel 2005 fonda la casa di produzione cinematografica Poker Entertainment (prima Poker Film), con la quale produrrà tutti i suoi film futuri. Le produzioni Poker Entertainment sono indipendenti e non si piegano alle logiche del mercato; i film affrontano temi di attualità, grande rilevanza sociale, notevole impatto popolare e sono affidati a gruppi di lavoro costruiti da professionisti del settore a garanzia dell'elevata qualità dei prodotti. Nel 2005 dirige e interpreta "L'uomo spezzato", vincitore della Fibula d'Oro a Lucca e del Primo Premio al Telesia Film Festival. Nello stesso anno, inoltre, realizza in Thailandia il real movie sulla prostituzione minorile "Viaggio all'inferno", mentre a marzo presenta la commedia "E guardo il mondo da un oblò", ambientata interamente, eccetto per la scena finale, in una lavanderia a gettoni, vincitrice della 6° edizione del Montecarlo Film Festival de la Comédie di Ezio Greggio. Nel 2006 gira il film-documentario "A pugni chiusi a cuore aperto" sul pugile Vincenzo Cantatore, in occasione dell'incontro per la conquista del titolo europeo. Nello stesso anno è alla regia de "Il Lupo", liberamente ispirato alla vera storia di Luciano Liboni, lungometraggio che Calvagna riesce a portare in America come secondo prodotto italiano distribuito negli Stati Uniti dopo "Il Postino" di Massimo Troisi. Dirige, inoltre, il cortometraggio "Il gioiello", premiato come miglior corto comico dell'anno. Nel 2007 dirige e interpreta "Il peso dell'aria", lungometraggio drammatico sul tema dell'usura che ottiene da subito un forte riscontro da parte del pubblico e viene premiato come Miglior Film e Miglior Regia al Los Angeles Film Festival dallo sceneggiatore Premio Oscar di "Shindler's List", Steven Zaillian. Nello stesso anno produce con la Poker Entertainment "Il soffio dell'anima", per la regia di Victor Rambaldi. Nel 2008 gira ed interpreta "Guardando le stelle", film drammatico che racconta episodi di vita di un uomo vittima di attacchi di panico. Nel 2009 firma "L'ultimo ultras", storia di forte impatto sociale ed emotivo, interamente girata nella splendida cornice veronese del Lago di Garda. Nel 2011 scrive e dirige "Rabbia in pugno", un action-movie girato interamente all'interno di una palestra di 17.000 mq. Nello stesso anno pubblica il libro "Cronaca di un assurdo normale", edito da Grauss Editore. Dal libro viene successivamente tratto l'omonimo film, che sarà presentato al 68mo Festival di Venezia e, con il titolo statunitense "Bad Times", al Sunshine Cinema di New York. Il 2011 e il 2012 lo vedono attore e produttore esecutivo dei film "In nomine Satan", per la regia di Emanuele Cerman, lungometraggio ispirato alle indagini legate al famoso caso di delle "bestie di Satana" presentato al Festival di Cannes 2014, e "Il mistero di Laura", diretto da Giovanni Galletta. Nel 2013 è alla regia del suo primo thriller, "Multiplex", interamente girato nel più grande multisala d'Italia in sole due settimane e, nello stesso anno, distribuisce in Italia il film d'animazione danese "Il grande orso". Nel 2014 gira il lungometraggio "Non escludo il ritorno", dedicato agli ultimi anni di vita dell'amico cantautore Franco Califano e, nel 2015 dirige ed interpreta l'action "Si vis pacem para bellum" e il film intimista "Un nuovo giorno".