Sion Sono
Noto anche come: Shion Sono
TOYOKAWA, Aichi (Giappone), 20 dicembre, 1961
Regista, sceneggiatore, scrittore e attore cinematografico. Prima di diventare regista, inizia a scrivere poesie e ottiene i primi riconoscimenti all'età di 17 anni. Trasferitosi a Tokio, cerca di diventare un artista manga, ma quando si iscrive all'università di Housei scopre il mondo della cinematografia e comincia a girare dei film in 8mm. Nel 1985 debutta col suo primo cortometraggio intitolato "Ore wa Sono Sion da!!" ("I am Sion Sono!!"), ovvero una lettura delle sue poesie, che viene proiettato in concorso al prestigioso Pia Film Festival (il Sundance giapponese). Solo due anni dopo, nello stesso festival, vince il primo premio con "Otoko no Hanamichi" ("A Man's Runway"), ottenendo così un finanziamento per scrivere e dirigere il suo primo lungometraggio intitolato "Jitensha no Toiki" ("Bicycle Sighs"), in cui si ritaglia anche un ruolo da attore. Il film ottiene molto successo e per due anni fa il giro dei festival in Europa e in Asia. Nel 1994 vince il Premio Speciale della Giuria al Sundance Film Festival di Tokyo con il thriller "Heya" ("The Room"), che successivamente viene presentato in altri 49 festival in giro per il mondo, inclusi Berlino e Rotterdam. Parallelamente alla carriera di regista, inizia quella di attore e recita anche in "Otaku", il documentario sul Giappone post-moderno diretto da Jean-Jacques Beineix e Jackie Bastide. Pur continuando a fare film, realizza il progetto artistico chiamato "Tokyo Ga Ga Ga" che unisce poesia sperimentale e performance di strada. Nel 2002 si fa conoscere al di fuori del Giappone con il controverso "Jisatsu sâkuru" ("Suicide Club"), prima parte di una trilogia da lui stesso ideata. Il film vince il Premio della Giuria al Fant-Asia Film Festival, ispira il manga "Jisatsu Circle" e il romanzo scritto dallo stesso Sono intitolato "Suicide Circle: The Complete Edition". Nel 2005, dirige "Noriko no shokutaku" ("Noriko's Dinner Table") seconda parte della trilogia, l'onirico "Kimyô na sâkasu" ("Strange Circus") che vince il premio assegnato dalla Giuria dei Lettori del "Berliner Zeitung" (2006), e il film d'azione "Hazard" girato interamente in digitale. Nel 2008 scrive e dirige "Ai no mukidashi" ("Love Exposure") che ottiene grande successo in diversi festival tra cui il Premio FIPRESCI al Festival di Berlino nella sezione Forum e il Premio come Miglior Film Asiatico al Fant-Asia Film Festival. Nel 2011 partecipa alla Quinzaine des Réalizateurs con "Koi no Tsumi" ("Guilty of Romance") e nello stesso anno è protagonista anche del Rapporto Confidenziale del 29° Torino Film Festival che presenterà la sua filmografia nella quasi totalità.