Sergio Sollima

Regista e sceneggiatore. Dopo le prime esperienze come giornalista e critico cinematografico, nel dopoguerra si diploma al Centro Sperimentale di Cinematografia. Negli anni Cinquanta fa le prime esperienze in ambito teatrale, inizia a collaborare con Sergio Corbucci in qualità di aiuto regista e si mette in evidenza coma sceneggiatore di molti film di genere. Nel 1962 debutta dietro la macchina da presa dirigendo l'episodio "Le donne" del film "L'amore difficile". Nel 1965 firma con lo pseudonimo Simon Sterling il suo primo lungometraggio "3S3: Passaporto per l'inferno" cui seguono "Agente 3S3: Massacro al sole" (1966) e "Requiem per un agente segreto" (1967), una serie ispirata alla figura dell'agente segreto inglese 007. Nel 1966 realizza invece "La resa dei conti", un soggetto di Franco Solinas e Fernando Morandi che ha come protagonista Cuchillo Sanchez, un 'peones' messicano braccato e abile nell'uso dei di coltelli interpretato da Tomas Milian. Il film ottiene un grande successo, il suo nome entra di diritto tra quelli dei padri dello 'spaghetti western' e ne realizza altri due: "Faccia a faccia" (1967) e "Corri uomo corri" (1968), sempre con Tomas 'Cuchillo' Milian. Negli anni 70 arriva la svolta verso il giallo e il poliziesco: "Città violenta" (1970) con Charles Bronson, "Il diavolo nel cervello" (1973) e "Revolver" (1973). Nel 1976 dirige il suo più grande successo commerciale, lo sceneggiato per la televisione "Sandokan", interpretato dall'attore indiano Kabir Bedi. Sull'onda del successo, realizza poi per il cinema "Il corsaro nero" e "La tigre è ancora viva: Sandokan alla riscossa" (1977), ancora con Kabir Bedi. A partire dai primi anni Ottanta lavora quasi esclusivamente per la televisione. È il padre di Stefano Sollima, anche lui regista.