Sandra Mondaini
MILANO (Italia), 1 settembre, 1931
MILANO (Italia), 21 settembre, 2010
Attrice e conduttrice televisiva. Figlia di Giacinto 'Giaci' Mondaini, pittore e vignettista del giornale umoristico "Bertoldo", esordisce da giovanissima sui palcoscenici teatrali grazie al consiglio di un amico di famiglia d'eccezione, Marcello Marchesi. All'inizio degli anni Cinquanta anche il cinema si accorge di lei e le offre piccoli ruoli in commedie brillanti come "Attanasio cavallo vanesio" (1953) di Camillo Mastrocinque e "Il campanile d'oro" (1955) di Giorgio Simonelli, in cui ha l'occasione di recitare accanto ad attori come Renato Rascel o Yvonne Sanson. Nel 1955 il comico Macario la scrittura per interpretare una trilogia di riviste dirette da Amendola e Maccari: "L'uomo si conquista la domenica" (1955), "E tu biondina" (1956) e "Non sparate alla cicogna" (1957). Il suo talento e lo spiccato senso dell'umorismo la impongono in breve tempo come soubrette e attrice brillante e nel 1956 approda in televisione nel varietà "Lui e lei", accanto a Nino Taranto e Delia Scala. Nel 1958, sul palcoscenico della rivista "Sayonara Butterfly", conosce Raimondo Vianello, che sposerà quattro anni dopo e con il quale nel 1960 è sul set di "Le olimpiadi dei mariti" di Giorgio Bianchi e "Caccia al marito" di Marino Girolami. L'anno successivo - mentre è a teatro per interpretare la commedia musicale di Garinei e Giovannini, "Un mandarino per Teo", con Walter Chiari, Alberto Bonucci e Ave Ninchi - per lei arriva il successo con la trasmissione "Canzonissima", in cui esordisce in sketch indimenticabili nei panni dell''enfant prodige' Arabella. In quello stesso anno inizia il sodalizio artistico con Raimondo, che li porta a diventare negli anni la coppia televisiva più comica e longeva dell'emittente pubblica, dando vita a programmi come "Studio Uno" (1961), "Il tappabuchi" (1967), "Sai che ti dico" (1972), "Tante scuse" (1974) e "Di nuovo tante scuse" (1975). Nel frattempo, nel 1962 incide insieme a Walter Chiari e Lucio Flauto la sua prima canzone, "I dialoghi dello snob," e l'anno successivo Marchesi la chiama a interpretare Crudelia Delor, personaggio immaginato sulla base di quello del cartoon Walt Disney "La carica dei 101". Nel 1964, mentre viene scelta come protagonista da Mario Mattoli per il suo "Cadavere per signora", appare in televisione, stavolta al fianco di Corrado, in "La trottola". È proprio con lui e Raimondo che nel 1967 ha l'onore di presentare le prime 'candid camera' di Nanni Loy, realizzate con la complicità di Mariella Palmich. Nel 1977, all'interno del varietà "Noi...no", condotto con Raimondo, incide la sigla del programma, "Ma quant'è forte Tarzan", che ottiene un successo inaspettato. L'anno successivo, durante il varietà televisivo "Io e la Befana", interpreta per la prima volta il clown Sbirulino, che diventa fin da subito uno dei beniamini del pubblico infantile. Nel 1982 il pagliaccio ottiene il ruolo di protagonista nel film Sbirulino di Flavio Mogherini e, tra il 1982 e il 1984, gli viene dedicato un intero programma televisivo, "Il circo di Sbirulino", di cui Sandra è anche l'autrice. Nel 1981, con "Stasera niente di nuovo", Sandra e Raimondo chiudono la loro lunga parentesi in RAI e passano alle neonate reti Fininvest per condurre programmi di grande successo come "Attenti a noi 2" e "Sandra e Raimondo Show". Testimonial di molti prodotti pubblicitari, negli anni Ottanta è l'ospite fissa di "Zig Zag" e "Il gioco dei nove", quiz condotti dal marito su Canale 5. A partire dal 1988 la coppia compare nella fortunata sit-com "Casa Vianello", format ripreso negli anni con "Cascina Vianello" e "I misteri di Cascina Vianello", che nel 2007 le valgono il Premio come migliore attrice di sit-com al Premio Saint Vincent per la fiction. Costretta su una sedia a rotelle a causa di una grave forma di vasculite, nel 2008 annuncia il suo ritiro dalle scene durante la presentazione della sua ultima fatica, "Crociera Vianello", presentata al RomaFictionFest. Il suo stato di salute si aggrava ulteriormente nei mesi successivi alla morte del marito (defunto il 15 aprile 2010) e l'attrice subisce vari ricoveri fino al sopraggiungere della sua morte, all'età di 79 anni, presso l'ospedale San Raffaele di Milano.