Salvatore Samperi
PADOVA (Italia), 26 luglio, 1944
ROMA (Italia), 4 marzo, 2009
Regista e sceneggiatore. Nato da una famiglia benestante, si iscrive all'università ma, convinto della necessità della lotta anti-borghese, nel 1967 abbandona gli studi per partecipare al Movimento Studentesco. Convinto ammiratore di Marco Bellocchio con cui lavora come segretario di edizione, in quello stesso anno tenta la via del cinema realizzando con pochissimi fondi il suo primo lungometraggio, "Grazie zia", storia di un amore morboso e impossibile che inaugura una stagione del cinema italiano. L'anno successivo gira "Cuore di mamma" e nel 1969 "Uccidete il vitello grasso e arrostitelo" in cui diventa palpabile la critica nei confronti della famiglia borghese, ma questi film, nonostante la colonna sonora sia firmata da Ennio Morricone, non ottengono il successo. Con "Un'anguilla da 300 milioni" (1971), interpretato come il successivo "Beati i ricchi" (1972) da Lino Toffolo, abbandona i temi della riscossa giovanile per abbracciare quelli della satira di costume. Il successo arriva nel 1972 con "Malizia" in cui una splendida Laura Antonelli interpreta una cameriera che, nella Sicilia degli anni '50, riesce a effettuare una rapida scalata sociale e a trasformarsi in una signora altolocata grazie al suo fascino e all'effetto che suscita negli uomini. Il film sbanca al botteghino e consacra la Antonelli come sex symbol. Due anni dopo i due tornano a lavorare insieme in "Peccato veniale" in cui la Antonelli interpreta ancora una volta l'oggetto del desiderio di un adolescente, ma il film non raccoglie il successo sperato. Nel 1976 è la volta di "Sturmtruppen", in cui il regista non si limita a trasporre sul grande schermo le strisce di Bonvi, ma arricchisce il fumetto di ironia e se ne serve per fare propaganda all'antimilitarismo. Il decennio si chiude con "Liquirizia" in cui ritrova il tema della rabbia studentesca, ma gli anni successivi sono segnati dagli insuccessi fino a "Malizia 2mila" (1991) in cui tenta di dare un seguito al successo degli anni '70 portando in scena una Laura Antonelli prossima al ritiro dalle scene. Dopo questo ennesimo insuccesso, Samperi smette di lavorare per il cinema e si dedica alla televisione girando molte fiction di successo tra cui "Il sangue e la rosa" (2008) e "L'onore e il rispetto 2", che viene trasmessa dopo la sua morte avvenuta all'età di 64 anni.