Roger MooreRoger George Moore
Noto anche come: Sir Roger Moore
STOCKWELL, Londra (Inghilterra), 14 ottobre, 1927
CRANS-MONTANA, Valais (Svizzera), 23 maggio, 2017
Attore. Figlio di George Alfred Moore, poliziotto, e Lillian Pope. Il suo primo interesse è la pittura ma, dopo aver prestato servizio nell'esercito durante la Seconda Guerra Mondiale, a metà degli anni Quaranta inizia a interessarsi al teatro - studia alla Royal Academy of Dramatic Arts e calca il palcoscenico del London Arts Theatre -, ad apparire sul grande schermo (come comparsa ) e a recitare in film e serie TV inglesi. Nel 1953 arriva negli Stati Uniti dove, grazie al suo fascino e alle qualità attoriali, gli viene offerto un contratto dalla MGM e interpreta quindi "L'ultima volta che vidi Parigi" (1954, Richard Brooks), "Oltre il destino" (1955, di Curtis Bernhardt), "Diana la cortigiana" (1956, di David Miller). Nel corso degli anni Cinquanta e Sessanta, si divide tra USA e Gran Bretagna con numerose interpretazioni per il cinema e soprattutto per il piccolo schermo (tra cui "Ivanhoe", 1958-'59, "The Alaskans", 1959-1960, e "Maverick", 1959-'61). Nel 1962 è chiamato a vestire per la prima volta i panni dell'affascinate ladro investigatore Simon Templar, soprannominato "Il Santo" e nato dalla penna di Leslie Charteris, nella serie TV eponima (di cui l'attore dirige anche 9 episodi). Sei stagioni con 118 episodi venduti in oltre 60 Paesi, che fanno guadagnare a Moore fama internazionale (riprenderà il ruolo anche negli adattamenti cinematografici "L'organizzazione ringrazia firmato il Santo" di Roy Baker, 1968, e "Vendetta for the Saint" di Jim O'Connolly, 1969). Il successo viene poi consolidato con un'altra serie TV: "Attenti a quei due" (1971-'72), che lo vede in coppia con la star americana Tony Curtis. Una sola stagione diventata di culto, così come il suo tema musicale scritto da John Barry (autore anche di alcune delle musiche dei film di James Bond), che ha come protagonista il duo composto dal vivace e scaltro americano Daniel Wilde (Curtis) e dall'elegante e flemmatico Lord Brett Sinclair (Moore), due investigatori molto diversi tra loro che insieme impazzano nelle varie capitali d'Europa tra indagini, belle donne e automobili di lusso. Sulla scia di questi successi arriva quindi la proposta che lo consacrerà nell'Olimpo degli eroi del grande schermo: Sean Connery decide di abbandonare lo smoking della spia inglese James Bond e, nel 1973, il testimone dell'agente segreto con licenza di uccidere creato da Ian Fleming, protagonista di uno dei più fortunati "serial" della storia dei cinema, passa a Roger Moore. Bello, aitante e sicuro di sé, lo 007 di Moore compare in 7 degli oltre 20 episodi girati per il grande schermo: "Agente 007, vivi e lascia morire" (1973), "Agente 007, l'uomo dalla pistola d'oro" (1974) - entrambi diretti da Guy Hamilton -, "Agente 007 la spia che mi amava" (1977), "Moonraker operazione spazio" (1979) - diretti da Lewis Gilbert -, "Agente 007, solo per i tuoi occhi" (1981), "Octopussy operazione piovra" (1984) e infine "Bersaglio mobile" (1985), tutti diretti da John Glen. Dopo quest'ultimo Bond film, giunto a 58 anni, l'attore decide di smettere i panni di 007 lasciando il ruolo a Timothy Dalton (che di 007 ne interpreterà solo due). Nel corso della carriera, tra un Bond e l'altro, Roger Moore recita anche in vari film di generi diversi tra cui "Toccarlo... porta fortuna" (1975, commedia diretta da Christopher Miles), l'action comedy "Ci rivedremo all'inferno" (1976, di Peter Hunt), l'avventura di guerra "I 4 dell'oca selvaggia" (1978), "Amici e nemici" (1979, commedia ambientata sullo sfondo della Seconda Guerra Mondiale), il thriller "Attacco: piattaforma Jennifer" (1980) e "La corsa più pazza d'America" (1981), commedia fracassona incentrata sulle avventure di una sgangherata corsa automobilistica, in cui Moore recita accanto a Burt Reynolds, Farrah Fawcett, Dom DeLuise, Dean Martin e Sammy Davis Jr. A partire dalla metà degli anni Ottanta le sue apparizioni cinematografiche si fanno sempre più esigue. Lontano dallo schermo è rimasto comunque una celebrità e molte sono le onorificenze che gli sono state attribuite: nel 1991 viene nominato Ambasciatore Umanitario dell'Unicef, impegno cui dedica anima e corpo; nel 1999 Commendatore dell'Ordine dell'Impero Britannico, nel 2003 Cavaliere Commendatore dell'Ordine dell'Impero Britannico; sempre nel 2003 riceve la Croce al Merito di I Classe dell'Ordine al Merito di Germania e nel 2008 è insignito del titolo di Commendatore dell'Ordine delle Arti e delle Lettere in Francia. Nel 2007 arriva anche la sua stella nella Hollywood Walk of Fame. Una curiosità: Roger Moore parlava correntemente l'italiano, essendo stato sposato dal 1969 al 1996 con l'attrice Luisa Mattioli. Affetto da un cancro, è morto all'età di 89 anni.