Ricardo DarínRicardo Alberto Darín
BUENOS AIRES (Argentina), 16 gennaio, 1957
Attore e regista. Figlio d'arte di un'intera famiglia di artisti. Debutta a teatro all'età di dieci anni al fianco dei genitori attori, Ricardo Darín e Renée Roxana, e nel 1969 gira il suo primo film, "La culpa", di Kurt Land. A soli sedici anni è un noto volto della TV argentina. Compare in vari programmi TV, quali "Alta Comedia" e "Estación Retiro", e telenovelas e sitcom in onda dal 1977 al 1999, come "El tema es el amor"(1977), di Carlos Berterreix, e "Una escalera al cielo" (1979), di Juan David Elicetche, fino ad arrivare al gran successo di "Mi Cuñado" nel 1993, sempre per Berterreix, dove recita insieme a Luis Brandoni. Viene scritturato anche per numerose soap opera firmate Alberto Migré che gli valgono molta popolarità. Sempre amante anche del teatro, entra nel gruppo "Los galancitos", formato da giovani attori usciti dalla televisione e desiderosi di affermarsi anche sul palcoscenico. Le loro rappresentazioni teatrali riscuotono un grande successo presso il grande pubblico argentino. In questi anni la sua carriera cinematografica non ne risente, anzi. Soprattutto per "Il figlio della sposa" (1999) e "Il segreto dei suoi occhi" (2009), entrambi di Juan José Campanella, ottiene un successo a livello internazionale. "Il segreto dei suoi occhi", poi, gli vale una candidatura agli Oscar 2010 come miglior film straniero e una come miglior attore protagonista al Goya; quest'ultima insieme a quella come miglior attore non protagonista per "El baile de la Victoria" (2009), di Fernando Trueba. E' altresì noto per l'interpretazione di: "Nove regine" (2000), di Fabian Bielinsky; "La fuga" (2001), di Eduardo Mignogna, e "XXY- Uomini, donne o tutti e due?" (2007), di Lucía Puenzo. Inoltre, nel 2007 firma la sua prima regia, aiutato da Martin Hodara, il thriller "La señal", di cui è anche interprete insieme a Carlos Bardem . Nel 2010 viene scritturato da Sebastián Borensztein per "Cosa piove dal cielo?", film che ha ottenuto il premio Marc'Aurelio della giuria al miglior film e il premio Bnl del pubblico al miglior film in occasione della VI Edizione del Festival Internazionale del Film di Roma (2011).