Philip RothPhilip Milton Roth
NEWARK, New Jersey (USA), 19 marzo, 1933
NEW YORK CITY, New York (USA), 22 maggio, 2018
Scrittore. Tra i grandi della letteratura del Novecento, è stato autore di racconti e romanzi in cui ha narrato, attraverso voci e parole dei suoi personaggi, la piccola borghesia americana dalla quale proveniva. Da Seymour Levov a Nathan Zuckerman passando per Alexander Portnoy e se stesso: morale, ma anche sesso e religione sono i temi ricorrenti nelle sue opere per mostrare vita e contraddizioni della società contemporanea. Cresciuto in una famiglia di origine ebraica, si è laureato in Lettere presso la Bucknell University e ha insegnato per un breve periodo presso l'università di Chicago, dove aveva conseguito un master in Letteratura inglese. La notorietà per lui arriva a soli 26 anni con il racconto "Addio, Columbus" (Goodbye, Columbus; 1959), una storia che descrive candidamente il materialismo di una famiglia ebrea benestante, in cui già emergono le tematiche che costituiranno la sua cifra stilistica e che gli fa guadagnare il National Book Award. Nel 1962 pubblica il primo romanzo "Lasciar andare" (Letting Go; tradotto in precedenza in Italia col titolo "Lasciarsi andare") cui segue nel 1967 "Quando lei era buona" (When She Was Good) , ma è con "Il lamento di Portnoy" (Portnoy's Complaint; 1969) che sale definitivamente alla ribalta suscitando un enorme scandalo: il libro è infatti l'audace e trasgressivo ritratto satirico di un trentenne ebreo che ripercorre sul lettino dell'analista il proprio rapporto ossessivo con il sesso e le donne, condizionato da una madre soffocante e iperprotettiva. Nel corso degli anni Settanta Roth scrive una serie di racconti e opere minori - tra cui "La nostra gang" (Our Gang; 1971), "Il grande romanzo americano" (The Great American Novel; 1973), "La mia vita di uomo" (My Life As a Man; 1974), "Il professore di desiderio" (The Professor of Desire; 1977) - fino a pubblicare uno dei suoi romanzi più importanti: "Lo scrittore fantasma" (The Ghost Writer; 1979), in cui introduce il personaggio dell'aspirante giovane scrittore Nathan Zuckerman, suo alter ego protagonista anche dei successivi "Zuckerman scatenato" (Zuckerman Unbound; 1981) e "La lezione di anatomia" (The Anatomy Lesson; 1983). Le storie che tracciano la vita e la carriera dello scrittore-protagonista costituiscono la "trilogia di Zuckerman" e sono state ripubblicate insieme al racconto "L'orgia di Praga" (The Prague Orgy; 1985) nella raccolta dal titolo "Zuckerman Bound" (1985). Con il quarto romanzo su Zuckerman, "La controvita" (The Counterlife; 1986), si aggiudica il National Book Critics Circle Award; nel 1993 vince il PEN/Faulkner Award con "Operazione Shylock: una confessione" (Operation Shylock) un bizzarro romanzo in bilico tra realtà e fiction; nel 1995 ottiene il secondo National Book Award con "Il teatro di Sabbath" (Sabbath's Theater), storia del vecchio e lascivo burattinaio Mickey Sabbath; nel 1998 vince invece il Premio Pulitzer per la narrativa con "Pastorale americana" (American Pastoral; 1997), storia della vita apparentemente perfetta di Seymour Levov, detto "lo svedese", sconvolta quando scopre che sua figlia si è unita a un gruppo di terroristi. Il libro getta uno sguardo sinistro sui valori fondanti la grandezza degli Stati Uniti d'America demolendone ogni stereotipo, ed è il primo della cosiddetta "seconda trilogia" in cui compare Nathan Zuckerman e che comprende "Ho sposato un comunista" (I Married a Communist; 1998) e "La macchia umana" (The Human Stain; 2000). A questi si è poi aggiunto un quarto titolo, "Il fantasma esce di scena" (Exit Ghost; 2007), in cui Zuckerman decide di uscire dall'esilio autoimpostosi per oltre un decennio tra le montagne del Berkshire e di tornare a New York. Nel 1998 lo scrittore viene insignito della National Medal of Arts, onorificenza assegnata per contributi eccezionali ad artisti e mecenati delle arti, dal Congresso degli Stati Uniti. Resta attivo fino a tutto il primo decennio degli anni Duemila con una serie di opere incentrate su una preoccupazione sempre più connessa con la mortalità e con il fallimento dell'invecchiamento del corpo e della mente - "L'animale morente" (The Dying Animal; 2001); "Il complotto contro l'America" (The Plot Against America; 2004); "Everyman" (2006); "Indignazione" (Indignation; 2008); "L'umiliazione" (The Humbling; 2009) - fino a dare alle stampe il suo ultimo romanzo, "Nemesi"(Nemesis; 2010). Nel 2012, infatti, dà l'addio ufficiale alla scrittura attraverso le pagine della rivista francese «Les Inrockuptibles». Tra i riconoscimenti ottenuti figurano anche il Premio Franz Kafka (2001), il Man Booker International Prize (2011), il Premio Principe delle Asturie per la letteratura (2012) e la Legione d'onore della Repubblica francese (2013). Diverse sono le sue opere che sono state utilizzate dal cinema per essere trasposte sul grande schermo: "La ragazza di Tony" (1969), tratto da "Addio, Columbus", con Richard Benjamin e Ali MacGraw e diretto da Larry Peerce; "Se non faccio quello non mi diverto" (1972), basato su "Il lamento di Portnoy" per la regia di Ernest Lehman e con lo stesso Richard Benjamin nei panni del protagonista; "La macchia umana" (2003, dal romanzo omonimo) diretto da Robert Benton e interpretato da Anthony Hopkins, Nicole Kidman, Ed Harris e Gary Sinise (quest'ultimo ne panni di Nathan Zuckerman); "Lezioni d'amore" (2008), adattamento di Isabel Coixet del romanzo "L'animale morente", con Penélope Cruz e Ben Kingsley; "The Humbling" (2014), da "L'umiliazione" per la regia di Barry Levinson, con Al Pacino e Greta Gerwig; "Indignazione" (2016, dal romanzo omonimo) diretto da James Schamus e con Logan Lerman a prestare il volto allo studente Marcus Messner; "American Pastoral", (2016) diretto e interpretato da Ewan McGregor. Philip Roth muore all'età di 85 anni (a causa di un'insufficienza cardiaca), "circondato dai suoi amici di una vita che lo hanno profondamente amato", come ha scritto il suo biografo, Blake Bailey.