Paul Thomas Anderson
STUDIO CITY, California (USA), 26 giugno, 1970
Regista e sceneggiatore. La vena artistica è sicuramente un'eredità paterna. Il signor Ernie Anderson, infatti, sotto le mentite spoglie di 'Ghoulardi', ha recitato in una serie horror trasmessa a tarda notte sulla televisione di Cleveland. Inoltre, è stato tra i primi a possedere un registratore VCR permettendo così al figlio di disporre, fin dalla giovane età, di un numero infinito di film e di muovere i primi passi nel mondo delle riprese. Quello che sembrava solo un passatempo per bambini si rivelerà, in realtà, il lavoro della vita. Abbandonata la scuola di cinema, si cimenta subito con alcuni documentari che già fanno ben sperare, quali: "The Dirk Diggler Story" (1988) e "Cigarettes & Coffee" (1993). Il primo lungometraggio arriva nel 1996 con "Sydney", grazie al finanziamento del Sundance Lab. Ma l'apprezzamento a livello internazionale lo riscuote, prima, per il drammatico "Boogie Nights - L'altra Hollywood" (1997), poi con l'enigmatico "Magnolia" (1999) che guadagna tre candidature all'Oscar, tra cui anche per la sceneggiatura originale. Un fuoriprogramma nel suo carnet, finora sempre all'insegna della drammaticità e coralità dei protagonisti, è il film "Ubriaco d'amore" (2002) che ha come protagonista Adam Sandler, attore molto apprezzato dal regista. Il film gli è valso anche un premio per la miglior regia al Festival di Cannes, Ex-Aequo con "Chihwaseon" di Im Kwon-Taek. Tuttavia, l'apice del successo arriva nel 2007 con lo sconvolgente "Il petroliere", in cui riesce a servirsi di Daniel Day-Lewis davvero magnificamente. Il film viene pluripremiato e il regista ottiene un Orso d'argento per la miglior regia e una candidatura all'Oscar per la stessa categoria. Un altro lavoro che risulta fuori dalle righe è "The Master" (2012), sulla discussa figura del fondatore di 'Scientology' L. Ron Hubbard, che dopo una lunga e difficile gestazione viene presentato e vince il Leone d'Argento per la regia alla 69. Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia. Ha curato anche la regia di video musicali. Il suo film preferito da sempre è "Quinto potere" (1975), di Sidney Lumet. Dalla moglie Maya Rudolph ha avuto tre figli.