Montgomery CliftEdward Montgomery Clift
OMAHA, Nebraska (USA), 17 ottobre, 1920
NEW YORK (Usa), 23 luglio, 1966
Attore. Figlio di William, banchiere caduto in disgrazia durante la depressione e Ethel "Sunny", figlia illeggittima con l'ossessione della ricerca di nobili natali, che fece crescere i suoi figli come aristocratici. Ha una sorella gemella, Roberta, ed un fratello di diciotto mesi più grande, Brooks. Uno dei suoi nonni è stato segretario di Abramo Lincoln. Fin da piccolo improvvisa spettacolini per parenti e amici. A tredici anni debutta a Broadway, dove rimane per dieci anni emergendo per l'intensità con cui si cala nei personaggi che interpreta. Nel 1948 appare per la prima volta sul grande schermo con "Odissea tragica" (The Search) di Fred Zinneman e "Il fiume rosso" (Red river) di Howard Hawks con John Wayne e nasce una star. Clift impersona un nuovo tipo di uomo sullo schermo: bello, che sa recitare bene, sensuale e vulnerabile, che piace sia alle donne che agli uomini. Sofferente per il suo stato di omosessuale, si accompagna sempre a donne più grandi di lui, come Libby Holman, vedova di un miliardario americano. Qualcuno sospetta che sia stata lei a consigliare all'attore alcool e pillole per guarire dalla sua depressione. Tra le sue amicizie la più importante è forse quella con Liz Taylor, che quando lo vide la prima volta, nel 1951, sul set di "Un posto al sole" (A place in the sun) di George Stevens, si prese per "Monty"una terribile cotta ma lui la scoraggiò subito presentandole il ragazzo a cui era evidentemente legato. E' lei a salvargli la vita, nel 1956, subito dopo il tragico incidente capitatogli mentre lasciava la villa dell'attrice dopo un party (lei gli tolse dalla gola i denti che lo stavano soffocando, mentre si lamentava con la mascella scardinata e il labbro strappato). Grazie ad una serie di interventi chirurgici e alle pressioni della Taylor sui produttori torna a lavorare, e con la faccia semiparalizzata la sua recitazione acquista drammaticità e disperazione. Stringe una grande amicizia anche con Marilyn Monroe, conosciuta sul set de "Gli spostati" (The Misfits) di John Huston, del 1961. A causa della morte, subito dopo la fine delle riprese del film, sia di Marilyn che di Gable, si convince che anche la sua fine è vicina. Non riesce a liberarsi dalla dipendenza dalle droghe e dall'alcool, colpito anche da una malattia che lo fa invecchiare precocemente. Il 23 luglio 1966, il suo compagno, Lorenzo James, lo trova morto nel letto colpito da infarto.