Mike MyersMichael Myers
SCARBOROUGH, Ontario (Canada), 25 maggio, 1963
Attore, sceneggiatore e produttore. I suoi genitori erano immigrati in Canada, da Liverpool, nel 1956. Il padre, un venditore di enciclopedie, gli comunica la passione per la comicità, in particolare per i film di Peter Sellers e per 'Monty Python'. Ultimo di tre fratelli, Mike comincia ad apparire in televisione fin da bambino in alcuni spot pubblicitari. La madre, che è stata un'aspirante attrice, gli dà consigli e suggerimenti e lo accompagna a provini e audizioni. Studente fantasioso, estroso, capace di scrivere saggi in cui trova modo di associare - non si sa bene come - gli studi di mitologia di Joseph Campbell con i film della serie 007, tre ore dopo aver sostenuto gli esami finali dell'high school, ha un'audizione per la rete televisiva Second City ed è messo subito sotto contratto. Nel 1987 incontra Robin Ruzan, aspirante scrittrice, con cui si lega sentimentalmente e che sposa sei anni più tardi. Intanto, nel 1989, Michael Lorne, produttore del celebre show comico Saturday Night Live (che Mike adora fin da ragazzino), lo vuole nel cast del programma. Da allora la sua fama televisiva cresce rapidamente, di pari passo con quella dei personaggi che crea per la trasmissione, per i quali Myers trae spesso ispirazione da persone che lui stesso personalmente conosce, si trattasse di un amico di suo padre, di un cameriere di Toronto, o addirittura della suocera, con le sue espressioni yiddish. Il personaggio più popolare è quello di Wayne Campbell, il presentatore da strapazzo che, in coppia con Garth (Dana Carvey), tiene banco in una pseudo-TV indipendente. Fu quasi naturale, nel 1992, che la popolarità televisiva portasse sul grande schermo Wayne e Garth nel comico - demenziale "Fusi di testa", che segna l'esordio cinematografico di Myers. Si tratta, ovviamente, di un grande successo, il che spinse Myers a dargli un seguito. Purtroppo, però, con "Fusi di testa 2" (1993) le cose vanno meno bene, e una tiepida accoglienza riceve anche, nel '94, il suo terzo film, "Mia moglie è una pazza assassina?". Myers decide allora di prendersi una pausa di riflessione. Ritorna al cinema nel '97, in grande stile, con "Austin Power - Il controspione", delirante e parodistica avventura di un agente segreto ibernato per qualche decennio il quale, al risveglio, deve fronteggiare un mondo diverso da quello a cui era abituato e scontrarsi con il terribile dottor Male. Anche in questo caso, il responso trionfante del box office, suggerisce un bis. Nel 1999 arriva così "Austin Power - La spia che ci provava", in cui lo sviluppo del racconto è fornito dai tentativi di vendetta (con tanto di macchina del tempo) del dottor Male. Nell'intervallo tra i due film, Myers ha modo di dar prova di doti diverse da quelle di attore comico: in "Studio 54" (1998), affronta infatti il suo primo ruolo drammatico, quello del proprietario della discoteca che dà il titolo al film.