Mike BongiornoMichael Nicholas Salvatore Bongiorno
NEW YORK CITY, New York (USA), 26 maggio, 1924
MONTECARLO, Principato di Monaco, 8 settembre, 2009
Conduttore televisivo e radiofonico. Suo padre Philip è un famoso avvocato e quando sua madre, Emilia Carello, decide di separarsi da lui, porta Mike con sé da New York a Torino. Appassionato di sport e con la passione per il giornalismo, mentre frequenta ancora il liceo classico "Massimo D'Azeglio" trova lavoro come "galoppino" per la «Stampa». Durante la Seconda Guerra Mondiale, in seguito all'invasione nazista, è costretto ad abbandonare gli studi e a rifugiarsi sulle Alpi dove entra a far parte dei gruppi partigiani. Dato che conosce perfettamente l'inglese, gli viene assegnato il compito di "staffetta": deve attraversare il confine con la Svizzera e trasmettere le comunicazioni ai militari Alleati. Durante una delle missioni, scoperto e catturato dagli agenti della Gestapo, scampa alla fucilazione a causa dei suoi documenti americani. Trasportato al carcere di San Vittore di Milano, vi trascorre sette mesi per poi essere deportato prima a Mauthausen, poi a Reichenau ed infine a Spittal. Alla fine della guerra torna negli Stati Uniti dove inizia la gavetta per diventare giornalista, trovando lavoro alla radio. Nel 1948 sposa il soprano Rosalia Maresca e nel frattempo diventa lo speaker dell'emittente "The Voice of America". Nel 1952 torna in Italia e viene scelto da Vittorio Veltroni per collaborare al Radiogiornale della RAI. Nel 1955 debutta sul grande schermo con tre film: "Il prezzo della gloria" di Antonio Musu, "Motivo in maschera" di Stefano Canzio e "Ragazze d'oggi" di Luigi Zampa, in cui recita accanto a Marisa Allasio e Paolo Stoppa. Insieme a Corrado, Mike è il presentatore radiofonico più popolare e viene chiamato a tenere a battesimo la neonata televisione. È proprio lui, infatti, a essere scelto per condurre "Arrivi e partenze", programma ideato e diretto da Antonello Falqui in cui vengono intervistati i vip in transito nell'aeroporto romano e, alla fine del 1955, è ancora lui a lanciare il primo quiz televisivo, "Lascia o raddoppia?", che si trasforma immediatamente in un fenomeno di costume e, sulla scia del successo, l'anno successivo il regista Camillo Mastrocinque lo chiama a far parte del cast di "Totò, lascia o raddoppia?". Nel corso degli anni '60, presta il suo volto per diversi spot pubblicitari, partecipa a "Il Giudizio Universale" di Vittorio De Sica, e viene scelto per condurre il suo primo Festival di Sanremo, esperienza che ripeterà per ben undici volte nel corso della carriera. Nel 1968 sposa a Parigi la giornalista Annarita Torsello, da cui si separa nel 1970, l'anno in cui lancia un altro grande quiz di successo, "Rischiatutto", in cui viene inaugurato in televisione l'uso degli effetti speciali. Nel 1974, dopo anni di assenza, torna sul grande schermo per interpretare un piccolo ruolo in "C'eravamo tanto amati" di Ettore Scola, accanto a Vittorio Gassman, Nino Manfredi e Stefania Sandrelli. Nel 1979 Mike decide di lasciare l'emittente pubblica per approdare alla prima rete privata di Silvio Berlusconi, Telemilano, inaugurando un sodalizio che si protrarrà per quasi trent'anni. Le sue idee innovative nel campo della televisione lo portano a essere nominato nel 1987 vicepresidente di Fininvest e tre anni dopo vicepresidente di Canale 5. Nel 1996 fonda insieme a sua moglie Daniela Zuccoli, sposata nel 1972, una sua casa di produzione, la Bongiorno Production. Nel primo decennio del 2000, inizia a lavorare in coppia con Fiorello, spinto dalla bravura dello showman siciliano che lo imita perfettamente a Radio Due. Quando nel marzo del 2009 decide di condurre un nuovo show di Sky insieme a Fiorello, viene travolto dalle critiche di quanti lo accusano di un tradimento nei confronti di Mediaset. Non avendo avuto un rinnovo del contratto a fine 2008, però, Mike si ritiene libero di poter lavorare per chiunque e firma un contratto con Sky per uno show di 12 puntate. Purtroppo, a causa della sua morte per infarto all'età di 85 anni, il programma non vedrà mai la luce.