Michel Gondry
VERSAILLES (Francia), 8 maggio, 1963
Regista. Nasce nel 1964 a Versailles dove cresce con i suoi genitori, un programmatore informatico e una pianista, e suo fratello Olivier. Fin da piccolo si appassiona alla musica pop e presto si trasferisce a Parigi per inseguire il sogno di divenire un pittore o un inventore, come suo nonno Constant Martin, l'inventore del Clavioline, una delle prime tastiere elettriche. Qui all'istituto di atre e grafica École Olivier de Serres, affina la propria tecnica e conosce un gruppo di amici con i quali fonda la band musicale 'Oui, Oui', dove suona la batteria. Fino al 1992, anno del suo scioglimento, la band realizza due album e diversi brani singoli e Gondry si occupa di realizzare i relativi videoclip. Uno di questi viene trasmesso da MTV e visto, fra gli altri, dalla cantante e attrice islandese Bjork, che lo chiama per realizzare il video del suo primo singolo 'Human Behaviour'. Con l'artista islandese ha dato vita ad un'importante collaborazione professionale realizzando ben cinque video musicali alcuni dei quali pluripremiati in tutto il mondo. Accanto all'attività nel mondo dello spettacolo - dove ha lavorato anche per i Rolling Stones, i Chemical Brothers e Lenny Kravitz - Gondry è particolarmente attivo nel campo della pubblicità. Grazie allo spot 'Drugstore' realizzato per la Levi's (1994) si è aggiudicato un Leone d'oro a Cannes. Il motivo del successo di molti dei suoi video clip e spot pubblicitari è da rintracciare anche nel fatto che Gondry è un pioniere nell'utilizzo di diverse tecniche, come quella dell'effetto morphing utilizzata per la prima volta nella realizzazione del videoclip della canzone "Je danse le Mia" del gruppo hip-hop IAM e quella del bullet time per il video "Army of Me" di Bjork. Dopo aver diretto il corto "La lettera" (1998), ha esordito alla regia di lungometraggi cinematografici con "Human Nature", presentato al Festival di Cannes 2001. Il film successivo, 'Se mi lasci ti cancello', sceneggiato insieme al suo amico Charlie Kaufman e interpretato da due inediti Jim Carrey e Kate Winslet, lo impone all'attenzione di critica e pubblico come regista innovativo e sperimentale, costruttore di immagini singolari e tuttavia familiari allo spettatore. La pellicola ottiene, nel 2005, l'Oscar per la migliore sceneggiatura originale. In seguito torna a girare in patria 'L'arte del sogno' (2005), presentato fuori concorso al 56° Festival di Berlino, in cui descrive la nascita dell'amore tra uno strampalato disegnatore (Gael Garcìa Bernal ) e la sua vicina di casa (Charlotte Gainsbourg ). Tre anni dopo esce in sala il suo quarto lungometraggio, una commedia che si allontana dai film precedenti per rendere omaggio al cinema. 'Be Kind Rewind - Gli acchiappafilm', con un esilarante Jack Black. Nello stesso anno gira 'Interior Design', uno dei tre episodi che compongono il film 'Tôkiô', presentato al 61° Festival di Cannes nella sezione 'Un certain regard'. Nel 2009 è la volta di 'The Green Hornet', suo primo film in 3D e adattamento cinematografico della omonima serie radiofonica degli anni 30, ideata da George W. Trendle e Fran Striker. Nel 2011 è il presidente della giuria per la sezione 'Cinefondation' del Festival di Cannes.