Michael MannMichael Kenneth Mann
CHICAGO, Illinois (USA), 5 febbraio, 1943
Regista, produttore e sceneggiatore. Figlio dei droghieri Esther e Jack Mann, dopo aver conseguito la laurea in inglese alla University of Wisconsin-Madison si trasferisce a Londra. Qui, folgorato dal cinema di Stanley Kubrick, decide di iscriversi alla London Film School e rimane nella capitale inglese per una decina d'anni, durante i quali gira molte pubblicità, entrando in contatto con i suoi futuri colleghi, anche loro registi esordienti, Alan Parker, Ridley Scott e Adrian Lyne. Nel 1971, dopo che spezzoni del suo cortometraggio "Insurrection", in cui intervista i leaders dell'insurrezione francese del maggio 1968, vengono trasmessi dalla NBC durante il programma "First Tuesday", decide di tornare in America, dove dopo aver girato una serie di documentari, scrive i primi quattro episodi di "Starsky e Hutch". Nel 1979 vince il suo primo Emmy come miglior regista grazie al film "La corsa di Jericho" e intanto produce serial televisivi di grande successo come "Miami Vice" e "Crime Story" di cui dirige il primo episodio, scrivendone altri otto. Negli anni Ottanta, oltre ad occuparsi di televisione, Mann gira i suoi primi lungometraggi: nel 1981 è la volta di "Strade violente", candidato per la Palma d'Oro alla 34ma edizione del Festival di Cannes e nel 1983 scrive e dirige il thriller gotico "La fortezza". Nel 1986 si impone a pieno titolo nel panorama cinematografico con "Munhunter- frammenti di un omicidio", elaborato partendo dal romanzo di Thomas Harris "Il delitto della terza luna", in cui per la prima volta fa la sua comparsa cinematografica lo psichiatra antropofago Hannibal Lecter (qui chiamato Lecktor per volere dello stesso Mann), che sarà reso celebre da Anthony Hopkins in "Il silenzio degli innocenti" (1991). Nel 1992, "L'ultimo dei Mohicani" (adattamento dell'omonimo romanzo di James Fenimore Cooper, interpretato magistralmente da DanieL Day Lewis) segna l'avvio verso un cinema di tipo diverso, più 'canonico', che lo impone ancor di più all'attenzione di critica e pubblico, soprattutto con il successivo "Heat - La sfida" (1995, interpretato da un cast stellare: Al Pacino, Robert De Niro, Val Kilmer e Jon Voight) che lo consacrerà definitivamente nell'Olimpo dei registi più accreditati di Hollywood. Con "Insider - Dietro la verità" (1999) riceve ben sette nominations (ma nessun premio) agli Oscar 2000. Il 2001 è la volta di "Alì", biografia del campione Cassius Clay, che lancerà la carriera di Will Smith, mentre nel 2004 il regista ritorna al noir con "Collateral" interpretato da Tom Cruise e Jamie Foxx; del 2006 è l'esperimento "Miami Vice", adattamento dell'omonima serie i cui protagonisti Don Johnson e Philip Michael Thomas vengono 'rimpiazzati' da Colin Farrell e dallo stesso Jamie Foxx, che però non riscuote il successo sperato. Nel 2009, con "Nemico pubblico" Mann entra nella vita di John Dillinger, di Baby Face Nelson e Charles Arthur Floyd, criminali attivi nell'epoca della grande depressione in America, recrutando Johnny Depp per il ruolo di Dilllinger e Christian Bale per quello di Melvin Purvis, l'agente incaricato di guidare le operazioni che porteranno alla sua cattura e uccisione. Nel 2012 viene scelto come Presidente della giuria alla 69ma Edizione della Mostra del Cinema di Venezia.