Massimo Poggio

Attore. Da principio, i suoi primi approcci col mondo dello spettacolo avvengono tramite il teatro, frequentando, prima, la Scuola dell'Azienda Teatrale di Alessandria, poi, il Teatro Stabile di Torino sotto la direzione di Luca Ronconi. Nel 1999, lascia il palcoscenico per un esordio decisamente sottotono sul piccolo schermo con il film TV "Ama il tuo nemico", di Damiano Damiani. Dopo un inizio col freno a mano, la sua faccia comincia a diventare più felicemente nota grazie a uno spot, diretto da Ferzan Özpetek, per conto di Poste Italiane, andato in onda sia sul piccolo che grande schermo. Il regista turco scommette sulle sue potenzialità e lo scrittura per: "La finestra di fronte" (2003) e "Cuore sacro" (2005). Tuttavia, nonostante queste buone prove con Özpetek, il suo rapporto col cinema non decolla. Questo determina il suo destino, quasi esclusivo, di attore televisivo. Partecipa a molti film TV e a svariate fiction, tra le più significative: "De Gasperi, l'uomo della speranza" (2005) di Liliana Cavani, "Questa è la mia Terra" (2006) di Giacomo De Santis, "Squadra antimafia - Palermo oggi" (2009), "I liceali" (2008) e "Che Dio ci aiuti" (2011) di Francesco Vicario. Nel frattempo, riapproda anche al grande schermo ne "Il sangue dei vinti" (2008), di Michele Soavi, e, successivamente, nel film "6 giorni sulla Terra" (2011), di Varo Venturi.