Massimiliano Amato
Noto anche come: Max Amato
Attore, regista, fotografo e filmmaker indipendente. Dopo la maturità artistica e due anni di studi in legge ed economia, si dedica alla fotografia, al teatro e allo studio delle tecnologie digitali applicate al cinema. È tra i primi a sperimentare il "digital to film transfert", processo di post-produzione che consente di stampare direttamente su pellicola immagini e sequenze digitali. Tra i primi a testare importanti piattaforme di distribuzione digitale di contenuti cinematografici. A teatro ha portato in scena, come attore e regista, opere di Luigi Pirandello, Tennessee Williams, Slawomir Mrozek, Sam Shepard, Jean Cocteau, Neil LaBute, e adattamenti tratti da "Working" di Studs Terkel. In televisione ha lavorato in diverse fiction RAI e Mediaset per la regia di Luigi Perelli, Donatella Maiorca, Raffaele Mertes, Antonello Grimaldi, Robert Chapman, Nicola Rondolino. Al cinema con Barbara Dall'Angelo (CSC), Robert Hellis Miller, Andrea Lodovichetti (CSC), Maurizio Ponzi, e nel 2003 anche con Carlo Verdone in "Ma che colpa abbiamo noi". Come autore ha realizzato e prodotto un documentario sul cinema indipendente, un cortometraggio sulle mine anti-uomo. Sotto pseudonimo ha scritto sceneggiature di film di genere per produzioni indipendenti americane. Nel 2010 ha prodotto "EXIT Una storia personale" il suo primo lungometraggio, girato in completa assenza di troupe (Annecy Cinéma Italien 2010 Menzione Speciale CICAE e premio per la migliore interpretazione maschile a Luca Guastini). Nel 2013 porta in scena un inedito di Neil LaBute "In a Dark Dark House", e completa il lungometraggio "Freddy Hotel", secondo capitolo della trilogia sui sentimenti (in concorso all'Independent Days Film Festival Germania 2015). "Footage 2014" a contemporary art project, è il suo primo lavoro di video-arte, proiettato su grande schermo all'evento collettivo di arte contemporanea "Just Moment Please" curato da Giuseppe Ussani d'Escobar, il 18 settembre 2014 presso il Palazzo dei Congressi di Roma. Nel 2015 partecipa alla collettiva "Darkroom Project" con l'opera di fotografia contemporanea "Temporary Symbiosis - Genesis" e inizia le riprese del suo terzo lungometraggio "Il resto con i miei occhi", ultimo film della trilogia sui sentimenti. Questo lungometraggio è stato il primo film italiano distribuito gratuitamente sul social network FaceBook. Parallelamente alle attività cinematografiche, è stato dialogue writer, ha tradotto e adattato i dialoghi per il doppiaggio in italiano dei lungometraggi "Les adieux à la Reine," di Benoìt Jacquot e "Michael Jackson: Searching for Neverland" di Dianne Houston, per SKY. Per Netflix e RAI ha adattato i dialoghi per le serie tv "EL Chapo" e "Cobra 11". Nel 2018 per conto di Movie Factory realizza il suo quarto lungometraggio dal titolo "Verso un altrove", film in concorso al RIFF Roma Independent Film Festival. Nel 2020 scrive e dirige "Il disegnatore del suono", lungometraggio prodotto sempre da Francesco Paolo Montini.