Luigi Scattini
TORINO (Italia), 17 maggio, 1927
ROMA (Italia), 12 luglio, 2010
Regista, sceneggiatore e montatore. Dopo essersi laureato in Giurisprudenza, tenta la carriera di giornalista trovando lavoro sui settimanali "Gente" e "Oggi". Da sempre appassionato di cinema, nel 1961 esordisce dietro la macchina da presa con "La via del carbone", che ottiene una nomination agli Oscar 1962 come miglior documentario italiano e si aggiudica il Premio Rai al Festival dei Popoli. L'anno successivo, mentre il suo "Puerto Sastre" viene presentato a Venezia, firma "Sexy magico", prima regia di successo destinata al circuito cinematografico. Nel corso degli anni, tenta anche la via dei film di finzione: nel 1965 in "Due marines e un generale" accanto a Franco Franchi e Ciccio Ingrassia trova posto il comico americano Buster Keaton; due anni dopo nel cast di "La sfinge d'oro" appaiono Robert Taylor e Anita Ekberg; mentre nel 1974 Enrico Maria Salerno, Carol Baker e Zeudi Araya Cristaldi sono i protagonisti di "Il corpo". Intellettuale coraggioso, a metà degli anni Settanta si lancia anche nell'avventura produttiva con film importanti come "Fatti di gente perbene" (1974) di Mauro Bolognini, interpretato da Giancarlo Giannini e Catherine Deneuve e "Divina creatura" (1975) di Giuseppe Patroni Griffi, con Terence Stamp, Marcello Mastroianni e Laura Antonelli. Durante gli anni Ottanta abbandona la regia cinematografica dedicandosi quasi totalmente all'attività di dialoghista e direttore di doppiaggio, lavorando su molti dei capolavori internazionali, tra cui "Scene di lotta di classe a Beverly Hills" di Bartel e "Inseparabili" di Cronenberg, che gli valgono il Premio per il miglior doppiaggio. Torna al documentario una sola volta nel 1991 quando, per conto della società di navigazione Sidemar, realizza "AURIGA", sulla nave da carico più grande che sia mai stata costruita in un cantiere navale italiano. Padre dell'attrice Monica Scattini, muore all'età di 83 anni.