Lucrecia Martel
SALTA (Argentina)
Regista e sceneggiatrice. Durante la sua adolescenza si è spesso dilettata, con la cinepresa, a filmare i momenti più belli della sua famiglia senza pensare a un futuro in campo cinematografico. Nel 1986 si è trasferita a Buenos Aires per studiare Scienza delle Comunicazioni, per poi frequentare l'AVEX (Avellaneda Experimental) e la ENERC (Escuela Nacional de Realización y Experimentación Cinematográfica). Da studentessa ha realizzato diversi corti, tra cui "Rey muerto" (1995) che ha vinto il primo premio in diversi festival in tutto il mondo. Dal 1995 al 1998 ha diretto numerosi documentari e special televisivi oltre a un programma per bambini caratterizzato da una forte carica di humour nero, che ha avuto diversi riconoscimenti dalla stampa argentina. Nel 1999 la sua sceneggiatura de "La Ciénaga" ha vinto il Filmaker Award al Sundance Film Festival. Nel 2001 il film viene presentato in concorso alla 51ma Berlinale dove vince il Premio Alfred Bauer. Con i successivi "La niña santa" (2004) e "La donna senza testa" (2008) è invece in concorso al festival di Cannes. Nel 2002 ha fatto parte della Giuria internazionale del 52mo festival di Berlino; nel 2006 è stata tra i giurati del Concorso del festival di Cannes; nel 2008 è stata membro della giuria della 'World Dramatic Competition' del Sundance Film Festival. Nel 2017 presenta fuori concorso alla 74. Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia "Zama", adattamento del romanzo omonimo di Antonio Di Benedetto, un classico della letteratura argentina. Sempre a Venezia, nel 2019 è chiamata a presiedere la Giuria internazionale del Concorso della 76ma edizione. I suoi lavori sono stati proiettati in varie retrospettive presso istituzioni culturali e artistiche come l'Harvard University, la UCLA di Berkeley, il London Tate Museum, il MoMA e il Lincoln Center di New York e la University of Cambridge. Diverse anche le masterclass, che ha tenuto a livello internazionale, sul suono e la narrazione.