Larry Clark
TULSA, Oklahoma (USA), 1 gennaio, 1943
Regista e importante fotografo degli anni 70. Autore dallo stile particolarissimo, realizza scatti fotografici che riproducono e riprendono la realtà nuda e cruda di giovani minorenni alle prese con droga, sesso e armi da fuoco. Nel 1971 viene pubblicato il suo primo libro di fotografia,"Tulsa", considerato come un diario-reportage degli ambienti frequentati dallo stesso Clark. Protagonisti di questa sua prima opera sono spesso aghi ipodermici, violenza e sesso esplicito, tutto visibilmente calibrato e in bianco e nero. Questi particolari elementi hanno reso il testo un libro 'cult' non solo per la fotografia americana, ma anche per il cinema poiché molti registi, tra cui Martin Scorsese e Gus Van Sant, si sono ispirati al volume. Le raccolte fotografiche pubblicate successivamente sono tutte a colori, ma la tematica rimane sempre il degrado giovanile. Nel 1995 esordisce al cinema con il film "Kids" (in concorso al 48mo Festival di Cannes), in cui narra la giornata di un piccolo gruppo di adolescenti sbandati in una calda e afosa New York dei giorni nostri. Nato come progetto per un reportage fotografico, è in seguito diventato un lungometraggio grazie alla sceneggiatura del diciannovenne Harmony Korine. Successivamente Clark realizza "Another Day in Paradise" (1998, un pericoloso viaggio tra sesso, dollari e droga di un gruppo di neo-ladruncoli) e "Teenage Caveman" (2001, fuga di un ragazzo dal mondo sotterraneo nel mondo apparentemente tranquillo della superficie). Entrambe le pellicole si distaccano dalle principali tematiche trattate dal regista, che riprenderà poi con maggior fermezza e maturità nei film "Bully" (2001, in concorso alla 58ma Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia) e, soprattutto, "Ken Park" diretto nel 2002 insieme ad Edward Lachman e uscito in Italia dapprima come film pornografico, poi riabilitato ma con profondi tagli di censura.