Khadija Al-Salami
Noto anche come: Khadija Al Salami
SANA'A (Yemen)
Prima donna yemenita a diventare filmmaker e produttore. All'età di 11 anni viene obbligata a contrarre matrimonio con un uomo più grande di lei di oltre venti anni, ma decide di ribellarsi ai valori in cui crede la sua famiglia e la tribù a cui appartiene, osa lasciare il marito e chiede il divorzio. Con estremo coraggio e determinazione, affronta la consolidata tradizione yemenita e ne esce vincitrice, ottenendo la sua libertà personale e cambiando il suo destino. In seguito alla sua fuga, si affida a un'associazione, ottiene un impiego presso una televisione locale e continua a frequentare la scuola. A 16 anni riceve una borsa di studio che le permette di seguire il suo sogno di andare a studiare negli Stati Uniti dove riesce a laurearsi brillantemente in Produzione e Regia Cinematografica. Avendo vissuto in Francia per 10 anni, ha girato più di 25 documentari, molti dei quali legati al ruolo delle donne e delle bambine nello Yemen contemporaneo. Ha ricevuto numerosi premi internazionali per il suo lavoro, inclusa la Legione d'Onore francese, mentre il precedente Ministro francese della Cultura e della Comunicazione, Frédérick Mitterrand, le ha conferito la nomina a Cavaliere dell'Ordine delle Arti e delle Lettere. Dopo la pubblicazione nel 2009 del libro in cui viene raccontata la vera storia di "Nojood", Khadija Al-Salami comprese che, proprio grazie alla sua eredità yemenita, alla conoscenza del suo paese e della sua cultura, alla sua storia personale, alla sua passione per temi come i matrimoni obbligatori in tenera età, al suo ampio background per quanto riguarda la cinematografia, sarebbe stata la filmmaker più capace e adatta a fare conoscere al pubblico la pratica dei matrimoni precoci, un tema di estrema rilevanza, straziante e, purtroppo, terribilmente reale. Sono 60 milioni infatti le donne che in tutto il mondo soffrono giornalmente di abusi fisici e mentali causati dai matrimoni precoci, mentre sono 70.000 le giovani donne che muoiono ogni anno a causa di questo male sociale contemporaneo. Al-Salami ha affrontato enormi difficoltà politiche e finanziarie per realizzare questo film nel modo più realistico possibile, girandolo interamente nello Yemen e ingaggiando esclusivamente attori yemeniti. I paesaggi mozzafiato dello Yemen, il suo popolo, la sua musica, la sua cultura, e la sua arcaica pratica dei matrimoni infantili e i diffusissimi abusi sulle donne sono temi raramente trattati nei film. Nel 2015 esce in sala il film "La Sposa Bambina", un appello a tutti quei paesi in cui i matrimoni precoci sono tuttora consentiti e celebrati, affinché sia messa la parola fine a questa pratica primitiva e ripugnante. La regista aveva 11 anni quando sua madre acconsentì al suo precoce matrimonio: lo stesso era accaduto a lei all'età di 8 anni, quindi le sembrò del tutto normale portare avanti questa tradizione yemenita anche con la figlia. Quando però, qualche settimana più tardi, lo sposo riportò indietro Khadija, come se si fosse trattato di una merce guasta o difettosa da sostituire, sua madre vide con i suoi occhi l'orrore che la sua decisione aveva generato. "Oggi sono riuscita a cambiare il mio destino" - afferma Khadija. Trenta anni più tardi, grazie ai suoi sogni e alla sua tenacia, Khadija è diventata la prima donna regista yemenita e molti dei suoi film e documentari sono legati dal filo rosso del tema delle donne che vogliono vivere liberamente la loro vita.