Jonathan Demme
BALDWIN (New York, USA), 22 febbraio, 1944
NEW YORK (USA), 26 aprile, 2017
Regista. Figlio di un'attrice e un albergatore, trascorre i primi anni della sua vita a New York, poi, all'età di 15 anni, si trasferisce a Miami con la famiglia. Dapprima sogna di fare il veterinario, si iscrive così alla University of Florida e diventa critico cinematografico sulla rivista universitaria. Abbandonati gli studi, cerca di farsi strada nel mondo del cinema. Lavora come agente pubblicitario, poi viene assunto alla United Artist. Si trasferisce a Londra e, al suo ritorno, entra in contatto con il regista Roger Corman che lo prende con sé alla New World. Dopo aver collaborato alla produzione di alcuni film con Corman, intraprende la carriera di regista ed esordisce nel 1974 con "Femmine in gabbia". Nel 1979 gira il thriller "Il segno degli Hannan" e l'anno dopo "Una volta ho incontrato un miliardario" che riceve il titolo di miglior film dell'anno dal New York Film Critics Circle. Raccoglie consensi dal grande pubblico nel 1987 con "Qualcosa di travolgente" e con "Una vedova allegra ma non troppo" (1988), ma il suo maggior successo è "Il silenzio degli innocenti"(1991). Il film vince l'Oscar per la migliore regia e l'Orso d'Argento al Festival di Berlino e dà grande notorietà al regista e all'attrice protagonista (accanto ad Anthony Hopkins) Jodie Foster. Al successo de "Il silenzio degli innocenti" segue nel 1993 "Philadelphia", interpretato da Tom Hanks, che ottiene l'Oscar come migliore attore protagonista. Il film vince anche l'Oscar per la migliore colonna sonora, firmata da Bruce Springsteen. Demme gira nel corso degli anni diversi videoclip musicali, non solo per lo stesso Springsteen, ma anche per Neil Young e i New Order, che a loro volta si ritrovano nelle colonne sonore dei suoi film. Nel 1984 ha firmato, inoltre, la regia di un concerto dei Talking Heads, il cui video - documentario, molto apprezzato, ha il titolo di "Talking Heads. Stop Making Sense". Nel 2000 ha fatto parte della giuria del festival di Cannes. Fra i lavori sul grande schermo, dopo "Philadelphia" si ricordano anche "The Truth About Charlie" (2002), remake poco riuscito del film "Sciarada" (1963) di Stanley Doner con Cary Grant e Audey Hepburn e "The Agronomist" (2003), film - tributo all'attivista per i diritti umani Jean Dominique, presentato come evento speciale al Festival del Cinema di Venezia del 2003. Considerato uno tra i più importanti autori del cinema contemporaneo, tra le sue ultime opere più significative figurano anche "The Manchurian Candidate" (2004), "Man From Plains" (2007), "Rachel sta per sposarsi" (2008), "I'm Caroline Parker: the Good, the Bad and the Beautiful" (2011) ed "Enzo Avitabile Music Life" (2012), tutte presentate alla Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia dove, nel 2015, è stato chiamato a presiedere la Giuria Orizzonti. Nello stesso anno, alla kermesse veneziana riceve il Persol Tribute to Visionary Talent Award. Il suo ultimo lavoro per il cinema è stato "Dove eravamo rimasti" (2015), presentato al 68mo Festival di Locarno nella sezione Piazza Grande. Affetto da cancro all'esofago, muore infatti all'età di 73 anni a causa della malattia e di complicazioni cardiache. Sensibile ai temi sociali, aveva fondato, alla fine degli anni Ottanta, la "Filmakers United Against Apartheid" a sostegno di Nelson Mandela, a cui hanno aderito anche Bernardo Bertolucci e Woody Allen. E' stato sposato due volte, prima con la regista e produttrice Evelyn Purcell e poi con l'artista Joanne Howard, dalla quale ha avuto tre figli.