John BelushiJohn Adam Belushi
CHICAGO, Illinois (USA), 24 gennaio, 1949
HOLLYWOOD (USA), 5 marzo, 1982
Attore. Figlio di un ristoratore albanese, la sua breve vita è all'insegna dell'eccesso. Una vita spericolata passata fra interminabili notti vagabonde, crisi depressive e fasi di esaltazione, uso di micidiali droghe per essere sempre al massimo. Fin da ragazzo ha tre passioni: il baseball, il teatro e il rock-and-roll. Comincia a farsi conoscere per la sua comicità demenziale prima in spettacoli teatrali, poi alla radio ed infine alla televisione con una trasmissione "Saturday Night Live" che gli dà popolarità.
La sua carriera cinematografica si può riassumere in cinque film, di cui due memorabili entrambi diretti da John Landis: "Animal House" (1978) nella parte del repellente Bluto, capo di una banda di goliardi, e il grottesco musical "The Blues Brothers" (1980) nella parte di un ex galeotto che si dedica alla beneficenza. Negli altri tre, Belushi abbandona le sue maschere esasperate per interpretare ruoli più normali: in "1941: allarme a Hollywood" (1979) di Steven Spielberg è un pilota, in "Chiamami aquila" (1981) di Michael Apted, veste i panni di un giornalista di Chicago innamorato di una ornitologa, in "I vicini di casa" (1981) di John Avildsen, interpreta un paranoico teso alla difesa della sua privacy. Già in cattive condizioni fisiche dovute all'obesità, l'attore muore a soli 33 anni in una stanza d'albergo, per eccesso di alcol e stupefacenti, il 5 marzo 1982 a Hollywood.