Jóhann Jóhannsson
REYKJAVÍK (Islanda), 19 settembre, 1969
BERLINO (Germania), 9 febbraio, 2018
Compositore, musicista e produttore discografico. Ha iniziato a 11 anni studiando piano e trombone. Quando era al liceo ha smesso di fare studi musicali 'formali'. A 18 anni ha cominciato a suonare con gruppi rock a Reykjavik, e ha continuato per 10 anni dopo aver studiato lingue e letterature all'università. Si è concentrato su composizioni piene di feedback audio, usando la chitarra per scolpire paesaggi di suoni. Mettendo da parte quest'ultimo strumento, ha poi iniziato a scrivere musica per archi, legni ed ensemble da camera combinando suoni acustici e elettronici digitali per creare una miscela unica e senza sbavature. Nel 1999, è stato un membro fondatore dei Kitchen Motors, un collettivo artistico che incoraggiava la collaborazione tra musicisti di jazz, classical, punk, metal, e musica elettronica. Il suo primo album, "Englabörn", era una suite basata sulla musica scritta per una pièce teatrale con lo stesso titolo. Scrivere la musica per il teatro e per la danza lo ha condotto al cinema. Da allora ha composto la colonna sonora di un gran numero di film tra cui: il documentario di Eva Mulvad "The Good Life"; il corto animato di Marc Craste "Varmints; For Ellen" di So Yong Kim, con Paul Dano; "Mystery" di Lou Ye; "McCanick" di Josh C. Waller, interpretato da David Morse e Cory Monteith; "Le grand cahier" di János Szász; il documentario di Phie Ambo "Free the Mind"; e il grande successo di Denis Villeneuve "Prisoners", con Hugh Jackman e Jake Gyllenhaal, nel quale Jóhannsson ha voluto una massiccia presenza di archi e legni oltre ai particolari strumenti Cristal Baschet e Onde Martenot. Ha formato il gruppo tutto analogico Apparat Organ Quartet nel 1999, registrando con i suoi amici appassionati di sintetizzatore e tastiera fino al 2012. Tra le sue altre collaborazioni ci sono state quelle con Barry Adamson, Marc Almond, il gruppo elettronico finlandese Pan Sonic, il Trio Hafler (alias il compositore inglese Andrew McKenze), il batterista dei CAN Jaki Liebezeit, e Stephen O’'Malley dei Sunn O ))). Tra le notevoli composizioni di Jóhannsson c'è “"IBM 1401- A User's Manual" che contiene suoni che suo padre, uno dei primi programmatori di computer islandesi, ha creato. Di recente ha realizzato due ambiziosi progetti multimediali con il cineasta Bill Morrison, inclusa un'interpretazione ampliata del Calder Quartet di "IBM 1401" e "The Miners' Hymns", un omaggio alla cultura dei minatori di carbone di Durham, in Inghilterra, che lui ha suonato con l'American Contemporary Music Ensemble e con gruppi di ottoni a vari eventi negli Stati Uniti lo scorso inverno. La sua varia discografia include anche "Virthulegu Forsetar", una fanfara per organo e ottoni; "Fordlandia", un'ode cinematografica alla città che Ford ha tentato di costruire nella giungla amazzonica; e "Copenhagen Dreams" una riflessione visiva e musicale sulla città e i suoi abitanti. Nel 2015 ha vinto il Golden Globe ed è stato candidato all'Oscar per la miglior colonna sonora per le musiche del film "La teoria del tutto" di James Marsh. L'anno successivo viene ancora una volta candidato all'Oscar per le musiche del film "Sicario" di Denis Villeneuve. Muore all'età di 48 anni.