Jean-Pierre Dardenne

ENGIS (Belgio), 21 aprile, 1951

Regista, sceneggiatore e produttore. Provenienti da una famiglia di modesta estrazione sociale, lui e il fratello Luc crescono nella regione francofona della Vallonia, tra le città industriali di Liegi e Serang. L'ambiente operaio e i panorami postindustriali della loro infanzia segnano vivamente la loro formazione culturale, così come un profondo segno lascia in loro anche la forte educazione cattolica. Al termine degli studi dell'obbligo, Jean-Pierre decide di studiare Arte Drammatica presso l'I.A.D.-Institut des Arts de Diffusion a Louvain-La-Neuve, mentre Luc frequenta la facoltà di Filosofia alla UCL, l'Università Cattolica di Louvain. Sarà l'incontro e la collaborazione con Armand Gatti - commediografo, giornalista e attivista della 'Rive Gauche' - a spingere entrambi a perseguire la carriera cinematografica. Nel 1975 i fratelli fondano la casa di produzione 'Dérives' e iniziano a girare prima una serie di filmati da loro chiamati 'videos d'intervention' (1974-1977) e poi cortometraggi e documentari in cui vengono ritratti gli ambienti, la storia e i contesti sociali in cui sono cresciuti. In questi anni dirigono anche i loro primi film a soggetto, incentrati su temi come le conseguenze della II Guerra Mondiale e la perdita del lavoro, che tuttavia non riscuotono i consensi sperati: "Falsch" (1987, scritto insieme allo sceneggiatore Jean Gruault, già collaboratore di Truffaut, è l'adattamento cinematografico di un'opera teatrale di René Kalisky) e "Je pense à vous" (1992). Soprattutto il secondo si rivela un vero e proprio fiasco, probabilmente a causa del non completo controllo da parte degli autori sulla produzione. Nel 1994 fondano una nuova casa di produzione, 'Les Films du Fleuve' e da quel momento le loro sorti lavorative subiranno una svolta favorevole. Il primo film prodotto con la nuova società, "La promesse" (1996, storia di un padre e un figlio alle prese con l'immigrazione e lo sfruttamento dei clandestini), balza subito agli onori della critica al festival di Cannes. Con il successivo "Rosetta" (1999, storia di una ragazza che vive con la madre alcolizzata in una roulotte e che vuole disperatamente riscattare la sua vita attraverso la ricerca di un impiego) arrivano a vincere la Palma d'oro e il premio speciale della Giuria Ecumenica, che, nel 2002 e sempre a Cannes, gli assegna una menzione speciale per "Il figlio". Tutte queste pellicole concorrono a stabilizzare i punti chiave della loro cinematografia - le drammatiche tematiche sociali inserite sullo sfondo di desolate ambientazioni postindustriali in cui, però, i protagonisti non rinunciano alla ricerca di riscatto dalle sgradevoli condizioni che il destino ha loro imposto; il frequente uso della camera a mano; lo sguardo al cinema d'autore (Bresson, Rossellini) - ma stabiliscono anche il loro particolare talento nel far emergere attori sconosciuti ai più, oppure alla loro prima esperienza sul grande schermo: Émilie Duquenne, la 'Rosetta' dell'omonimo film, ottiene a Cannes il premio come migliore interprete femminile, mentre "La promesse", oltre a segnare l'inizio del sodalizio artistico con Jérémie Renier e Olivier Gourmet, varrà a quest'ultimo il premio come miglior interprete. Trionfatori del festival cinematografico francese, i due fratelli nel 2004 si fanno amare ancora una volta da critica e pubblico vincendo la seconda Palma d'oro con 'L'enfant - Una storia d'amore' (in cui il neo-papà Bruno/Jérémy Renier vive di espedienti insieme alla compagna Sonia/Déborah François per racimolare il denaro necessario ad andare avanti) e nel 2008 ottengono il premio per la migliore sceneggiatura con 'Il silenzio di Lorna', storia di un'immigrata albanese che, per ottenere la cittadinanza belga, sposa un tossicodipendente. Nel 2007, con l'episodio "Dans l'ombre" hanno partecipato al film collettivo "Chacun son cinéma" realizzato in occasione dei 60 anni del festival di Cannes. Con la 'Film du Fleuve', i due registi hanno prodotto anche film di altri colleghi tra cui "Le soleil assassiné" di Abdelkrim Bahloul (2001, presentato alla mostra del cinema di Venezia del 2003), "Le monde vivant" di Eugène Green (2003, presentato nello stesso anno alla 'Quinzaine des realisateurs' di Cannes) "Cacciatore di teste" (2005) di Costa-Gavras, "La prima linea" (2009) dell'italiano Renato de Maria.

Filmografia

2021 - Tori et Lokita - RegiaSceneggiatura

2019 - L'età giovane - Regia

2016 - La ragazza senza nome - RegiaSceneggiatura

2014 - Due giorni, una notte - RegiaSceneggiatura

2011 - Il ragazzo con la bicicletta - RegiaSceneggiatura

2008 - Il matrimonio di Lorna - RegiaSoggettoSceneggiatura

2008 - 40X15 - Attore - Se stesso

2007 - Chacun son cinéma - Regia - ("Dans l'obscurité")Sceneggiatura - ("Dans l'obscurité")

2006 - Le home cinéma des frères Dardenne - Attore - Se stesso

2005 - L'enfant - Una storia d'amore - RegiaSoggettoSceneggiatura

2002 - Il figlio - RegiaSoggettoSceneggiatura

1999 - Rosetta - RegiaSoggettoSceneggiatura

1996 - La promesse - RegiaSoggettoSceneggiatura

1992 - Je pense à vous - RegiaSceneggiatura

1987 - Il court... il court le monde - RegiaSceneggiatura

1987 - Falsch - RegiaSceneggiatura

1983 - Regard Jonathan/Jean Louvet, son oeuvre - RegiaSoggettoFotografia - (operatore)Montaggio

1982 - Leçons d'une université volante - RegiaSoggetto

1981 - R... ne répond plus - RegiaSoggettoFotografiaMontaggio

1980 - Pour que la guerre s'achève, les murs devaient s'écrouter - RegiaSoggetto

1979 - Lorsque le bateau de Léon M. descendit la Meuse pour la première fois - RegiaSoggettoFotografia

1978 - Le chant du rossignol - Regia