Jean-Marie Straub
METZ, Moselle, Lorraine (Francia), 8 gennaio, 1933
Rolle (Svizzera), 20 novembre, 2022
Regista, sceneggiatore, produttore e montatore cinematografico. Ha compiuto studi letterari presso le università di Strasburgo e di Nancy e successivamente si è trasferito a Parigi dove, nel 1954, ha incontrato Danièle Huillet. Insieme a Huillet, Straub instaura il legame sentimentale che durerà fino alla morte di lei (avvenuta nel 2006) e il sodalizio artistico da cui nasceranno una serie di opere incentrate sulla rilettura in chiave sperimentale di opere letterarie, teatrali e pittoriche. L'attività cinematografica di Straub ha inizio nel 1956 come assistente di registi come Jean Renoir, Robert Bresson e Jacques Rivette. Allo scoppio della guerra in Algeria si rifiuta di combattere e a causa di questo viene condannato per diserzione. Si rifugia quindi con la Huillet prima ad Amsterdam e poi, nel 1958, a Monaco in Germania. Nel 1962 Straub e Huillet girano il loro primo cortometraggio, "Machorka-Muff" radicalmente antimilitarista e tratto dal racconto "Diario della capitale" di Heinrich Böll. L'opera viene presentata a Venezia nell'ambito della 14ma Mostra Internazionale del Film Documentario. Da allora i due hanno scritto, diretto e prodotto la quasi totalità dei loro film: opere distanti dai canoni tradizionali della settima arte in cui sperimentazione espressiva e straniamento nella recitazione si applicano a temi di impronta politica e analisi storica. Nel 1967 realizzano il primo lungometraggio: "Cronaca di Anna Magdalena Bach", ispirato alla vita della cantante (moglie del compositore Johann Sebastian Bach) e presentato, nel '68, alla Berlinale e al Festival di Locarno. Nel '69 la coppia si trasferisce a Roma. La capitale, così come diverse altre parti d'Italia (per esempio Buti e il monte Serra , nell'entroterra toscano) diventano per loro un punto fermo nella vita privata e artistica. Nel 1975, la Mostra del Cinema di Venezia dedica loro una retrospettiva. Alla kermesse veneziano parteciperanno anche nel 1979 con "Dalla nube alla resistenza - La notte di officina" (portato anche a Cannes, nella sezione Un Certain Regard, e a Locarno nella sezione speciale Tribune Libre) e nel 2006 con "Quei loro incontri" con cui ricevono un Leone Speciale "per l'innovazione del linguaggio cinematografico". Tra i loro titoli più importanti figurano: "Mosè e Aronne" (1975, fuori concorso a Cannes e proiezione speciale a Locarno), "Rapporti di classe" (1984, Menzione speciale al festival di Berlino e fuori concorso a Locarno), "La morte di Empedocle" (1986, in concorso a Berlino e Locarno), "Schwarze Sünde" (1988, cortometraggio in concorso a Cannes in Un Certain Regard) "Antigone" (1992, presentato a Locarno), "Sicilia!" (1998, presentato a Cannes - Un Certain Regard), "Il ritorno del figlio prodigo - Umiliati" (2003) e "Une visite au Louvre" (2004) entrambi presentati a Locarno nella sezione Cineasti de presente (edizioni n. 56 e 57). Nel 2006, dopo la morte di Huillet, Straub ha continuato a realizzare film tra cui i cortometraggi "Il ginocchio di Artemide" (2007), "O somma luce" (2010) e "L'inconsolable" (2011) e il lungometraggio "Kommunisten" (2014, fuori concorso a Locarno). Da sempre legato al Festival svizzero, Straub nel 2017 riceve il pardo d'onore Manor della 70esima edizione.