Jared Leto
BOSSIER CITY, Louisiana (USA), 26 dicembre, 1971
Attore. E' stato definito, insieme a George Clooney e Brad Pitt, uno degli attori più affascinanti di Hollywood e, in quanto fidanzato di Cameron Diaz, è in testa alla classifica degli uomini più invidiati al mondo. Fortunatamente la celebrità di cui gode non si fonda soltanto sulle sue doti estetiche o sul fatto che la sua bella faccia sia apparsa sulle pagine della cronaca rosa al fianco di una delle donne più belle del mondo. E' anche uno degli attori più richiesti e 'prolifici' di Hollywood. Dal suo esordio sul grande schermo nel 1996, al fianco di Winona Ryder ed Ellen Burstyn, ne "Gli anni dei ricordi" di Jocelyn Moorhouse ha lavorato senza sosta con alcuni dei migliori attori e registi, non ultimo David Fincher per il quale ha recitato in "Fight Club" (1999), al fianco di Brad Pitt e Edward Norton, e nel thriller ad alta tensione "Panic Room" (2002) con Jodie Foster. E pensare che da ragazzo tutto avrebbe voluto fare meno che l'attore. Ha praticato ogni sorta di sport, dallo snowboard all'escursionismo, e ha dato vita ad una banda musicale insieme al fratello e ad una coppia di amici, i Thirty Second To Mars. Ma il suo più grande sogno era quello di diventare pittore, passione che aveva trasformato in studio sistematico prendendo seriamente lezioni. Invece, contro ogni previsione e con grande stupore delle persone a lui più vicine, ha accantonato tavolozza e pennelli e si è gettato anima e corpo nella recitazione. Si è iscritto ad una scuola specializzata e si è diplomato girando ed interpretando il suo primo cortometraggio, "Crying Boy". Dopo alcune brevi apparizioni televisive il primo ruolo per il cinema con "Gli anni dei ricordi". E' quindi stato protagonista dei film inediti in Italia "The Last of the High Kings" (1996) di David Keating con Christina Ricci, e del film "Prefontaine" (1997) di Steve James, sulla vera storia dell'omonimo corridore morto in giovane età. Ha poi affiancato Christian Slater nel film in costume "Basil" (1998) di Radha Bharadwaj. Ma il ruolo al quale deve la sua notorietà è quello del giornalista a caccia di un serial killer nel thriller "Urban Legend" (1998) di Jamie Blanks. Il film non è dei migliori ma gli è valso una parte nel film di Terrence Malick "La sottile linea rossa" (1998), nel quale affianca attori del calibro di Nick Nolte e Sean Penn. Poi l'incontro con David Fincher che lo ha voluto tra i protagonisti di "Fight Club", e un piccolo ruolo nel film quasi tutto al femminile "Ragazze interrotte" (1999) di James Mangold, interpretato ancora una volta al fianco della Ryder e di Angelina Jolie. Nel 2000 lo abbiamo visto in "American Psycho" di Mary Harron con Christian Bale e nel controverso "Requiem for a Dream" di Darren Aronofsky, in cui interpreta un giovane afflitto dalla tossicodipendenza. A suo dire, in assoluto, il film che gli è costato il maggior sacrificio costringendolo a separarsi dalla bella fidanzata per oltre due mesi. In "Panic Room" lo ritroviamo nuovamente in un ruolo non proprio edificante. Impersona un ladro che insieme ad una coppia di complici (Forest Whitaker e Dwight Yoakam) s'introduce nella villa - che crede disabitata - in cui vivono la Foster e la giovane figlia.