István Szabó

Regista e sceneggiatore. Terminato il liceo si iscrive all'Accademia di Arti Drammatiche e Cinematografia della capitale magiara, dove si diploma in regia nel 1961 con Félix Mariassy. Il suo saggio di laurea, il cortometraggio 'Koncert' viene premiato in patria e in numerosi festival in tutto il mondo. Lo stesso anno fonda - insieme ad altri neodiplomati - lo Studio 'Bela Balasz', vera e propria fucina di talenti del nuovo cinema magiaro. Dopo essere stato assistente alla regia di Janos Herskò per 'Dialogo' (1963), esordisce alla regia di lungometraggi nel 1964 con 'L'età delle illusioni', premiata al Festival di Locarno. Il film successivo, 'Il padre' (1966, primo premio al Festival di Mosca) lo impone definitivamente al grande pubblico come l'enfant prodige del cinema ungherese. Dopo altre prove, nel 1980 vince l'Orso d'argento al Festival di Berlino con 'Fiducia'. L'anno successivo vince il premio Oscar per il miglior film straniero con 'Mephisto', con Klaus Maria Brandauer. Dopo alcuni lavori per la televisione, nel 1985 torna dietro la macchina da presa per dirigere ancora Brandauer in 'Il Colonnello Redl', che ottiene una nomination all'Oscar. Altre due nomination le ottiene con 'Confidence' e 'La notte dei maghi'. Fra gli altri film diretti, 'Sunshine' (1999) con il quale ha avuto una nomination come miglior regista ai Golden Globe.