Horton FooteAlbert Horton Foote, Jr.
WHARTON, Texas (USA), 14 marzo, 1916
HARTFORD, Connecticut (USA), 4 marzo, 2009
Drammaturgo e sceneggiatore. All'età di dieci anni crede che il suo destino sia quello di diventare un attore e così all'età di sedici convince i suoi genitori ad iscriverlo a una scuola di recitazione. Dopo aver frequentato per due anni la "Pasadena Playhouse", si trasferisce a New York e inizia a prendere lezioni da Tamara Daykarhanova. Relegato sempre in ruoli minori, si convince di dover diventare un drammaturgo per potersi assicurare di interpretare la parte del protagonista. Nel 1944 debutta a Broadway con "Only the Heart" e la sua prova di autore supera di gran lunga quella di attore. Dopo una lunga esperienza in teatro, a cavallo degli anni '50 viene chiamato a partecipare alle sceneggiature di numerose serie e programmi televisivi come "The United States Steel Hour" (1953) e "Playhouse 90" (1956). In quegli anni, pur non abbandonando Broadway, inizia a lavorare anche per il cinema e nel 1962 l'adattamento del romanzo di Harper Lee per "Il buio oltre la siepe" di Robert Mulligan gli vale il premio Oscar per la migliore sceneggiatura non originale. Nel 1965 torna a lavorare con Mulligan in "L'ultimo tentativo", basato su un suo romanzo e interpretato da Steve McQueen, ma ha perso la fiducia nel sogno hollywoodiano. L'anno successivo il regista Arthur Penn porta sullo schermo una sua pièce teatrale, "La caccia", ma il film, nonostante sia prodotto da Sam Spiegel e interpretato da un bravissimo Marlon Brando, non ottiene il successo sperato al botteghino. Deluso, si ritira in una sorta di esilio forzato nel New Hampshire e torna al cinema solo nel 1972 quando adatta un testo di William Faulkner per "Tomorrow" di Joseph Anthony, un film dal discreto successo di pubblico e critica in cui Robert Duvall dà una grande prova di attore. I due si ritrovano nel 1983 quando Foote scrive la sceneggiatura di "Tender Mercies - Un tenero ringraziamento" di Bruce Beresford, che vale ad entrambi l'Oscar. Nel 1990 si aggiudica il Premio Pulitzer per la sua commedia "The Young Man From Atlanta", mentre nel 1992 adatta il romanzo "Uomini e topi" di John Steinbeck per il film omonimo diretto da Gary Sinise e interpretato da John Malkovich. A partire dagli anni '90, dirada la sua produzione, ma non la qualità dei suoi lavori. Negli ultimi tempi stava collaborando alla sceneggiatura di "Main Street" di John Doyle. Muore per cause naturali all'età di 93 anni.