Harold GouldHarold V. Goldstein
SCHENECTADY, New York (USA), 10 dicembre, 1923
WOODLAND HILLS, California (USA), 11 settembre, 2010
Attore. Nasce da genitori ebrei, Louis e Lillian Goldstein. Suo padre è un postino, mentre sua madre lavora part-time per il Ministero della Salute. Dopo il diploma, nel 1939, si iscrive all'Albany Teachers College, deciso a studiare scienze sociali e a diventare insegnante. Allo scoppio della Seconda Guerra Mondiale, però, viene arruolato nell'esercito e spedito a combattere in Francia. Rimasto ferito in combattimento, viene trasferito in Inghilterra per trascorrervi un periodo di convalescenza. Alla fine del conflitto torna ad Albany dove si laurea nel 1947. Il debutto sul palcoscenico, avvenuto quella stessa estate, lo spinge a iscriversi alla Cornell University per studiare dizione. È proprio qui, a un corso di teatro, che conosce la sua futura moglie. Nel 1952 accetta una cattedra al college femminile di Lynchburg, in Virginia e nel 1956 gli viene proposto di insegnare all'Università della California. Nel 1960, però, decide di provare a coronare il sogno di diventare un attore professionista e lascia l'insegnamento. Scontratosi con le difficoltà del mondo dello spettacolo, è costretto prima ad accettare un lavoro come guardia giurata, poi a tornare a insegnare part-time alla UCLA. Dopo aver partecipato ad alcune serie TV, all'inizio degli anni Sessanta riesce a ottenere il primo ruolo non accreditato sul grande schermo in "La ragazza del quartiere" (1962) di Robert Wise. Nello stesso anno è accanto a Grant Williams e Shirley Knight in "Ucciderò alle sette" di Owen Crump; nel 1963 il regista Buzz Kulik gli affida il ruolo di Ponelli in "L'assassino viene ridendo" e viene scelto per indossare i panni dello sceriffo in "Detective's Story" di Jack Smight, al fianco di Paul Newman e Lauren Bacall. Il vero successo arriva però con le serie televisive: in soli due anni interpreta infatti "Empire" (1963), "Gli intoccabili" (1963), "Route 66" (1962-63), "Ai confini della realtà", "Undicesima ora", "The Alfred Hitchcock Hour" (tutti del 1963) e "Perry Mason" (1964). Nel 1965 gli viene proposto il ruolo di Lou, il padre di Marlo Thomas, nel pilot di "That Girl", ma il ruolo viene poi affidato a Lew Parker. La sua carriera televisiva è però ormai lanciata e il suo volto compare in moltissime serie del periodo - da "The Green Hornet" (1966) a "Selvaggio west" (1967-1968), da "La grande vallata" (1967-1969) a "Missione impossibile", "Strega per amore" (entrambi del 1969) e "Ai confini dell'Arizona" (1970). Nel 1972 ha una grande delusione: quando la ABC gli offre di interpretare il personaggio di Howard Cunningham, padre di Richie/Ron Howard nella serie "Happy Days", è costretto a rifiutare per degli impegni teatrali presi in precedenza, cedendo il posto a Tom Bosley. Nello stesso anno torna al cinema per interpretare a fianco a Peter Sellers "Dimmi dove ti fa male?" di Rod Amateau e l'anno successivo è Kid Twist in "La stangata" di George Roy Hill, dove ha l'opportunità di recitare accanto a Robert Redford e Paul Newman. Nel 1974 interpreta "Prima pagina" di Billy Wilder insieme a Susan Sarandon e alla coppia esplosiva composta da Jack Lemmon e Walter Matthau mentre l'anno successivo viene scelto nel cast di "Amore e guerra" di Woody Allen, confermando la sua vena di perfetto attore brillante. Nel 1976 Mel Brooks gli offre una parte nel suo "L'ultima follia di Mel Brooks", ma il cinema continua a relegarlo in ruoli di contorno, mentre è la televisione a donargli le interpretazioni più divertenti come in "Love Boat", "Soap" e, in anni recenti, in "Il ritorno del maggiolino tutto matto", che gli regala l'emozione di cinque candidature agli Emmy. Negli ultimi anni della sua vita, oltre essere nel cast di "Cold Case - Delitti irrisolti" (2008), torna al cinema per un piccolo cammeo in "Il giorno in cui la musica morì" (2010) di Bruno Miotto. Muore nella sua casa in California dove viveva con Lea Vernon, sua moglie da sessanta anni, a causa di un tumore alla prostata.