Goliarda Sapienza
CATANIA (Italia)
GAETA, Latina (Italia)
Attrice e scrittrice. Il padre Giuseppe, avvocato, è tra i principali animatori del socialismo siciliano, la madre, Maria Giudice, figura storica della sinistra italiana, è la prima donna a dirigere la Camera del Lavoro di Torino. Quando nasce Goliarda la madre ha cinquant'anni, ed entrambi vedovi, lei con sette figli, lui con tre, si sono uniti "liberamente". Goliarda vine fatta studiare in casa perché il padre vuole evitarle la scuola fascista. Grazie ad una borsa di studio, a sedici anni, frequenta a Roma l'Accademia d'Arte Drammatica e, per alcuni anni, interpreta con successo in teatro ruoli pirandelliani. Si lega al regista Citto Maselli, e recita in vari film, diretta da registi come Blasetti e Visconti. Si dedica poi completamente alla scrittura e pubblica vari libri, tra cui "Lettera aperta" (1986), "Le certezze del dubbio" (1987) e "L'università di Rebibbia" (1983). Quello più importante, cui dedica nove anni di vita, dal 1967 al 1976, riducendosi in povertà, tanto da finire in carcere, è "L'arte della gioia" che viene pubblicato solo nel 1996 da Stampa Alternativa - per l'impegno del marito Angelo Maria Pellegrino e per il successo riscosso in Francia - due anni dopo la sua morte, avvenuta nel 1994 nella sua casa di Gaeta, dove si era ritirata per scrivere.