Gloria StuartGloria Frances Stewart
SANTA MONICA, California (USA), 4 luglio, 1910
LOS ANGELES, California (USA), 26 settembre, 2010
Attrice. Muove i primi passi sul palcoscenico in alcune piccole produzioni teatrali quando è ancora studentessa all'Università di Berkeley, in California. Giovane promessa 'bionda', viene scritturata prima dalla Universal e poi dalla 20th Century Fox, apparendo in oltre quaranta film tra cui "Il castello maledetto" (1932), "Il bacio davanti allo specchio" (1933), "L'uomo invisibile" (1933) - tutti diretti da James Whale -, "Il museo degli scandali" (1933, di Frank Tuttle), "Donne di lusso 1935" (1935, di Busby Berkeley), "Marinai all'erta" (1934, di Lloyd Bacon), "Il prigioniero dell'isola degli squali" (1936, di John Ford), oltre a "Una povera bimba milionaria" (1936, di Irving Cummings) e "Rondine senza nido" (1938, di Allan Dwan) entrambi accanto a Shirley Temple. Tuttavia, già alla metà degli anni '40 si ritira dalle scene e da quel momento inizia a dedicarsi alla pittura, arrivando ad esporre le sue opere in diverse mostre in giro per il mondo . Dopo un timido nuovo approccio con il grande schermo in film come "L'ospite d'onore" (1982, di Richard Benjamin) e "Una bionda per i Wildcats" (1986, di Michael Ritchie), nel 1997, a 87 anni, diventa l'artista più anziana ad essere candidata all'Oscar come migliore attrice non protagonista grazie al ruolo di Rose Calvert (la sopravvissuta alla tragedia del Titanic) nel pluripremiato film "Titanic" di James Cameron. Tra le pochissime apparizioni successive figura "The Million Dollar Hotel" (2000) di Wim Wenders. Per quanto riguarda la sua vita privata, nel 1930 sposa lo scultore Blair Gordon Newell da cui divorzia nel 1934 per unirsi in matrimonio, nello stesso anno, con lo sceneggiatore Arthur Sheekman, da cui avrà la figlia Sylvia. I due rimarranno insieme fino al 1978, anno della morte di lui. Nel 1983, l'attrice si lega sentimentalmente al tipografo e disegnatore Ward Ritchie (che aveva conosciuto già negli anni '30 perché amico del suo primo marito) e resterà insieme a lui fino al 1996 (anno della morte di Ritchie). Tra le altre sue attività, è stata tra i fondatori dello 'Screen Actors Guild' (il sindacato degli attori), e nel 1999 ha pubblicato l'autobiografia "Gloria Stuart: I Just Kept Hoping". Sopravvissuta a un cancro al seno prima e ai polmoni poi, giunge al traguardo dei 100 anni (celebrati con la festa "Academy Centennial Celebration with Gloria Stuart", organizzata da James Cameron con la moglie Suzy Amis) per poi spegnersi nel sonno nella sua casa di Los Angeles, assistita dalla numerosa famiglia.