Gene WilderJerome Silberman
MILWAUKEE, Wisconsin (USA), 11 giugno, 1933
STAMFORD, Connecticut (USA), 29 agosto, 2016
Attore, sceneggiatore e regista. Figlio di Jeanne Baer, di origine russa, e William J. Silberman, immigrato ebreo russo produttore di birra e bottiglie di whiskey in miniatura, Wilder ha studiato recitazione presso l'Università dell'Iowa e poi ha frequentato la Bristol Old Vic Theatre School in Inghilterra. Nei primi anni della sua carriera si è guadagnato da vivere come insegnante di scherma. Dopo essersi messo in evidenza nella produzione teatrale off-Broadway "Roots", debutta con successo nel circuito teatrale ufficiale di New York con "L' amante compiacente" di Graham Greene, per cui ottiene il Clement Derwent Award. Nel 1963, la messa in scena a di "Madre Coraggio e i suoi figli" di Brecht cambia per sempre la sua vita. Nel cast è infatti presente Anne Bancroft, all'epoca compagna di Mel Brooks, con cui Wilder stringe un forte legame di amicizia che lo porterà a far parte della celebre scuderia di artisti del cineasta newyorkese. Nel 1967, dopo aver preso parte ad alcune produzioni per il piccolo schermo, ottiene il primo ruolo cinematografico nel film "Gangster Story" di Arthur Penn. L'anno seguente è tra i protagonisti di "Per favore, non toccate le vecchiette" di Brooks. Il film mette definitivamente in luce le doti comiche di Wilder (valendogli anche una nomination all'Oscar come miglior attore non protagonista), e dà definitivamente il via al fortunato sodalizio artistico da cui nascono capolavori della commedia come "Mezzogiorno e mezzo di fuoco" (1974) e "Frankenstein Junior" (1974; per cui Wilder ottiene la candidatura all'Oscar per la miglior sceneggiatura insieme a Mel Brooks). La sua attività cinematografica è concentrata soprattutto tra gli anni Settanta e Ottanta, con titoli di grande successo come "Willy Wonka e la fabbrica di cioccolato" (1971, adattamento dell'omonimo libro per bambini di Roald Dahl diretto da Mel Stuart), "Tutto quello che avreste voluto sapere sul sesso ma non avete mai osato chiedere" (1972) di Woody Allen, "Scusi, dov'è il West?" (1979) di Robert Aldrich; ma soprattutto è da ricordare la collaborazione artistica con l'attore afro-americano Richard Pryor, suo compagno di set in commedie memorabili come "Wagon-lits con omicidi" (1976, di Arthur Hiller), "Nessuno ci può fermare" (1980, di Sidney Poitier), "Non guardarmi: non ti sento" (1989, sempre di Hiller) e nel meno fortunato "Non dirmelo... non ci credo" (1991, di Maurice Phillips ). Nel 1975 Wilder debutta dietro la macchina da presa con "Il fratello più furbo di Sherlock Holmes", parodia delle vicende del celebre investigatore nato dalla penna di Conan Doyle, da lui anche scritto e interpretato. A questo seguono poi le regie di "Il più grande amatore del mondo" (1977), "La signora in rosso" (1984, che vale a Stevie Wonder l'Oscar per la miglior canzone, "I Just Called to Say I Love You") e "Luna di miele stregata" (1986), tutti film da lui anche scritti e interpretati. Nel 1982, il set di "Hanky Panky, fuga per due" di Sidney Poitier è galeotto per la sua storia d'amore con l'attrice Gilda Radner, divenuta sua moglie nel 1984. Il loro legame viene tuttavia prematuramente interrotto dalla morte dell'attrice, avvenuta nel 1989 a causa di un cancro ovarico. La scomparsa della Radner lascia un profondo segno nella vita di Gene Wilder, che decide di fondare in sua memoria il gruppo di sostegno Gilda's Club e di collaborare alla realizzazione del Gilda Radner Ovarian Cancer Detection Center a Los Angeles. Nel corso degli anni l'attore è sempre rimasto molto attivo sul fronte delle campagne di sensibilizzazione e di raccolta di fondi per la ricerca. Ha inoltre raccontato le sue personali esperienze degli anni della malattia di sua moglie nel libro "Gilda's Disease: Sharing Personal Experiences and a Medical Perspective on Ovarian Cancer" - pubblicato nel 1996 - e nella sua autobiografia "Baciami come uno sconosciuto - La mia ricerca dell'amore e dell'arte", pubblicata nel 2006. Sebbene ormai lontano dal grande schermo, negli anni 2000 ha continuato a divertire il pubblico grazie alla parola scritta dando alle stampe i libri "La mia puttana francese" (2008), "Io, Clara e Cechov" (2008), "Cos'è questa cosa chiamata amore?" (2011), "Something to Remember You By: A Perilous Romance (2013), "Of Magic and Mangers: Christmas Stories about The Story (2014), "More than Bread and Wine" (2015). Tra le ultime apparizioni figurano due presenze nella serie TV "Will & Grace", nel ruolo del sig. Stein. Prima di Gilda Radner, Wilder era stato sposato due volte: dal 1960 al '65 con l'attrice Mary Mercier (conosciuta quando frequentava l'Actors Studio) e con Mary Joan Schutz (dal 1967 al 1980). Nel 1991 ha infine sposato la logopedista Karen Boyer (cui si era rivolto per una consulenza sul ruolo del sordo Dave Lyons in "Non guardarmi: non ti sento") che è rimasta accanto a lui fino alla fine dei suoi giorni. Malato di Alzheimer, muore all'età di 83 anni per complicazioni della malattia.